GIORNALISTA E UOMO DI GRANDI VIRTÙ
In ricordo del professore Carmelo Garofalo ad un anno dalla morte
di Redazione
Era il decano
dei giornalisti, l’uomo che, giorno 5 ottobre 2012, ha chiuso la sua esistenza
terrena, il ‘professore Carmelo Garofalo’, come tutti amavano affettuosamente
chiamarlo, era sicuramente, il decano dei nostri giornalisti siciliani.
Da una ricerca
svolta negli archivi del Cnog, a Roma, dal consigliere nazionale Santino
Franchina, vice presidente della commissione amministrativa, è risultato essere
il
giornalista italiano più anziano per iscrizione, quindi: il decano d’Italia. È stato,
infatti, presente
nell’albo, elenco professionisti, dal 18 ottobre 1941.
La sua lunga e
prestigiosa carriera, che lo ha visto parte attiva alla direzione dell’Eco del Sud, per ben cinquanta anni, è
cominciata, sin dalla tenera età, iniziando a “scrivere pezzi” quando era solo
un dodicenne e, già, la passione per quello che lui definiva “il mestiere più
bello del mondo” lo aveva affascinato frequentando la Gazzetta, diretta da
Ivanoe Fossati. Nel 1952, il cavaliere del lavoro, Uberto Bonino, che fondava la Gazzetta del Sud, lo volle con sé
come capocronista. Lasciata, qualche anno dopo, la testata messinese, diede vita
a Messina sera, che, poi, diventò
appunto L’eco del Sud.
La sua esistenza
è stata costellata da molteplici episodi, che gli hanno valso i più importanti
riconoscimenti nazionali, come, ad esempio, la Medaglia Federiciana della
Regione Sicilia.
Carmelo Garofalo conobbe i natali a Catania il 4 gennaio del 1918, ma trascorse il resto della sua vita a Messina. Sin da giovanissimo manifestò un amore naturale ed irresistibile per
l’arte di comunicare. Infatti, a soli dodici anni, iniziò l’attività di
giornalista, collaborando come cronista sportivo al quotidiano La Gazzetta di Messina.
Laureatosi con
pieni voti in Lettere, seguì questa sua “vocazione”. Nel 1941, diventò giornalista
professionista, ottenendo, rapidamente, la carica di vice direttore dei
quotidiani Il Giornale dell’Isola e l’Eco del Mattino. Successivamente, fu capocronista
della Gazzetta del Sud, quindi, direttore
del giornale l’Eco del Sud e dell’emittente
televisiva Telenews. Nella sua
lunghissima ed onorata carriera, collaborò con numerosi quotidiani e
periodici nazionali, tra questi, da circa 60 anni, il Resto del Carlino.
Sempre,
apprezzato per la sua elevata professionalità e la validità delle idee, molto
spesso innovative, il dott. Carmelo Garofalo ricoprì cariche d’assoluto
prestigio. Impossibile elencarle tutte, basti ricordare che fu: docente di
letteratura italiana, all’università di Messina; direttore dell’istituto superiore
di giornalismo, presso l’università di Palermo; preside delle scuole professionali
regionali turistico alberghiere di Messina, Palermo e Taormina; presidente
della sezione di Messina e consigliere nazionale dell’Unione Stampa Sportiva Italiana;
segretario provinciale e consigliere regionale dell’Associazione Siciliana della
Stampa; consigliere nazionale dell’Unione
Cattolica della Stampa Italiana
(della quale è stato, in Sicilia, presidente onorario).
Le non comuni
capacità organizzative e l’entusiasmo sempre vivo, hanno fatto sì che la sua
esperienza sia stata ritenuta indispensabile ai più alti livelli, difatti, è
stato: presidente del centro siciliano di cultura e turismo; vice presidente vicario
dell’università europea della terza età; presidente dell’università T.E. di
Messina; presidente dei clubs UNESCO di Messina, Milazzo, Palermo; vice
presidente e componente la giunta esecutiva nazionale dell’Unione Stampa Periodica
Italiana.
Orgoglioso della
sua sicilianità ed attentissimo ai problemi del sociale, dotato di una profonda
umanità, conscio che la cultura era un mezzo insostituibile di crescita
individuale e sociale, ottenne una serie infinita di riconoscimenti, tra
cui: cavaliere ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana; commendatore
dell’Ordre de la Rose et de la Croix de Jerusalem; Premio internazionale Madonnina per il Giornalismo; Medaglia d’oro
del Circolo Stampa Estera, quale benemerito
della cultura, del giornalismo, del turismo; Oscar del successo per il giornalismo;
Stella d’oro dell’Unione Stampa Cattolica Italiana; Oscar della cultura
e dell’umanità; Premio Colapesce; Premio
Tindari; Premio per la Cultura Medis
Terrae e il premio per i suoi 70 anni di iscrizione all’Ordine dei Giornalisti.
È stato, anche,
proclamato “Siciliano dell’anno”. Il suo spessore culturale, l’attaccamento al
lavoro e l’effervescente creatività, unite ad uno spirito di servizio a tutta
prova, lo spinsero a promuovere le università della terza età a Messina,
Milazzo, Palermo, Crotone, Soverato ed altri centri. Frequentò personalità
politiche, religiose e della cultura ai più alti livelli. I continui successi
non gli diedero alla testa e non intaccarono la sua nobile indole di
persona disponibile al dialogo ed ai consigli. Durante la sua prestigiosa carriera tenne conferenze al
Gabinetto Viesseux di Firenze, all’Istituto italiano di Cultura di Malta ed in
molti altri centri italiani e stranieri. Una carriera, quindi, che non ha
conosciuto soste e piena di meritato successo.
Carmelo Garofalo
ha dato molto alla sua Sicilia, ma soprattutto ha dato molto a tutto il mondo
della cultura.
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