V CIRCOSCRIZIONE
COSA SI FINANZIA CON L’ECOPASS?
di Giovanni Tomasello
La tassa di attraversamento dello Stretto di Messina, più nota come ecopass,
tra alterne vicende, ha lo scopo di finanziare interventi di manutenzione
stradale e di marciapiedi nella nostra città. Un fine importante che non,
sempre, viene rispettato e i cui introiti servono, a volte, a finanziare
piccoli interventi, anche insignificanti, in taluni posti della città. A
segnalarci questo ‘non rassicurante’ inconveniente, il consiglio della quinta circoscrizione,
che, alcuni giorni fa, esattamente, lo scorso 27 luglio, si è riunito sulla
strada panoramica dello Stretto, simbolo della mancanza di un intervento serio
sulle strade dissestate da parte dell’amministrazione comunale.
Difatti, in questo luogo, ci ricorda la circoscrizione, “la striscia gialla di delimitazione delle
radici dei pini è, infatti, il beffardo simbolo di come l’urgenza degli
interventi di manutenzione non sia nei fatti il reale scopo dell’ordine di
servizio stipulato lo scorso 12 luglio (dall’area coordinamento dipartimenti
tecnici – dipartimento manutenzione strade). Se, così, fosse – evidenzia
nella nota alla stampa il V quartiere – ampia
parte di queste risorse (pari a circa 660.000 euro) sarebbero state destinate
alla messa in sicurezza di tutto il viale Regina Elena e della via Panoramica
dello Stretto, che, con cadenza quasi quotidiana, sono teatro di incidenti,
sovente, anche, mortali. Invece, si è preferito dipingere di giallo la strada.
Strisce gialle da non superare, con automezzi, scooter, biciclette, perché, se
si supera quella linea, s’investe e si muore”.
A questo punto il consiglio della quinta circoscrizione si domanda: “quali siano i criteri di urgenza, di
sicurezza stradale e di priorità in base ai quali l’amministrazione comunale
ritenga giusto intervenire? È giusto lasciare che gli interventi di
manutenzione sulle radici della circonvallazione o sui grandi viali di
attraversamento di questa circoscrizione (Giostra ed Annunziata) non vengano,
neppure, programmati, a fronte di interventi di riparazione di ‘singole
mattonelle’, di copertura di ‘singole buche’, o di pitturazione di singoli ‘tratti
di ringhiera’, dinanzi ad esercizi commerciali, espressamente, individuati con
tipologia merceologica e con il nominativo espresso?”.
In effetti, se andiamo a scorgere l’ordine di servizio, accennato al 12
luglio scorso, la maggior parte di interventi finanziati per 660.000 euro di
introiti dell’ecopass, sono ricolmatura buche in tutta la città, collocazione
mattonelle, ripristino marciapiedi e, addirittura il “ripristino di un gradino
della scalinata di contrada Annunziata al villaggio Bordonaro”, o, per rimanere
in esempi assurdi, “ripristino di alcuni tratti di muretti di delimitazione
della sede stradale, lato valle, nella strada di collegamento tra l’abitato di
San Michele e Portella Castanea”.
Interventi che reputiamo potessero benissimo essere compiuti con fondi
ordinari e non speciali, come quelli dell’ecopass, che servirebbero a ben altri
e più incisivi e importanti interventi sulla sede stradale dissestata come
quella che, ancora oggi, dopo tanti anni d’inerzia che continua, si trova a San
Raineri, tanto per fare un esempio.
A conclusione della nota stampa, la quinta circoscrizione, giustamente,
evidenzia come non s’interviene da anni nei viali strategici del proprio
territorio come Giostra e Annunziata, “viali
che, a breve, saranno interessati dagli svincoli autostradali. Il manto
stradale, difatti, di questo futuro svincolo (Annunziata) non è mantenuto da
oltre otto anni: vere e proprie voragini, manto, completamente, danneggiato,
avvallamenti e sprofondamenti dei marciapiedi, mancanza totale di segnaletica.
Quali fondi ecopass o quali altre fumose risorse saranno destinate al
rifacimento di questa strada prima dell’apertura dello svincolo?”.
Questo è il grosso interrogativo che rivolgiamo al sindaco Buzzanca e all’assessore
Isgrò, a quanto pare prossimi dimissionari, i quali, prima di lasciare,
definitivamente, palazzo Zanca, farebbero bene a intervenire su queste strade
se vogliono, veramente, mettere in sicurezza, fin dall’inizio, gli svincoli di
Giostra e dell’Annunziata, indipendentemente, dal giunto di collegamento con il
viadotto Ritiro, che, probabilmente, non sarà mai collegato. Intanto, le strade
aspettano!
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