QUINTA CIRCOSCRIZIONE – MESSINA
INTITOLARE UNA STRADA IN MEMORIA DELLA FAMIGLIA CARITÀ
di Giovanni Tomasello
Il trascorrere del tempo, spesse
volte, ci fa dimenticare eventi dolorosi del passato, ma che lasciano il segno.
Come quello che, nel lontano 1998, ha visto soccombere, sotto la furia del
torrente “Ciaramita”, all’Annunziata alta, quasi un’intera famiglia (padre,
madre e figlia) che stava rientrando a casa: la famiglia Carità. Il figlio,
unico superstite, che, personalmente, conosco e di cui ho, sempre, apprezzato
le grandi doti umane e la grande dignità, ha accolto, con entusiasmo, la
volontà della quinta circoscrizione (al momento la delibera è ferma presso la
commissione competente, guidata dal consigliere Aldo La Bruna) d’intitolare una
strada, sita in contrada “Conte”, all’Annunziata alta, alla sua famiglia.
Un gesto nato da un’idea del
consigliere La Bruna, che, ricordando quel tragico evento, ha consentito l’accelerazione
dei lavori di messa in sicurezza della zona. Per non dimenticare..
La strada interessata si trova,
per la precisione, in contrada “Conte”, nel tratto di collegamento tra le
cooperative Smeb; Alessandra; Graziella; Residence 80; Gadas ed Esagono.
Siamo certi, che a breve, il consiglio
voterà anch’esso, ad unanimità, l’intitolazione della strada, così come
avvenuto in commissione toponomastica della quinta circoscrizione, a ricordo
perenne del sacrificio di una famiglia che è rimasta vittima, è bene
ricordarlo, dell’incuria dell’uomo e delle istituzioni, che, colpevolmente,
hanno tralasciato di mettere in sicurezza un torrente ad alto rischio come
quello “Ciaramita”, all’Annunziata alta.
Da allora, altri eventi tristi e
dolorosi hanno attraversato la nostra città, come quello dell’ottobre 2009, a
Giampilieri e dintorni, sempre, dovuti alle avverse condizioni atmosferiche
aggravate dal colpevole abbandono dell’uomo del territorio su cui abita e di
cui avrebbe dovuto avere più cura.
Eventi che si ripetono e di cui
bisogna fare ammenda e ammonimento per il futuro, affinché non si ripetano più.
Ma quello che sta succedendo nei cantieri di lavoro, a Giampilieri, in questi
giorni (attentanti incendiari ai mezzi di una ditta per la messa in sicurezza
del territorio) ci lascia sbalorditi e non ci fa ben sperare in un futuro
migliore per questa disastrata città.
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