MALTA
Pensieri sul mio compleanno
di Fra Mario Attard
 Lunedì 26 agosto, compirò
quarantasette anni! Grazie Gesù per essere arrivato sin qui! La vita è
certamente uno splendido dono. Un dono che non possiamo mai misurare coi nostri
calcoli spesso egoistici. Allora, la vita non è un problema da risolvere. Se
fosse stato soltanto questo allora sarebbe stata una esistenza assai frustrata!
Perché ci sono tanti problemi che, fino a oggi, non sono stati mai risolti!
Tante problematiche che sono così complesse che, umanamente parlando, non hanno
traccia che si possono decifrare perlopiù risolvere! E, mi domando, quali sono
stati i migliori anni della mia vita fino a ora? Temo di rispondere a questa
domanda così schietta. Perché la vita non è una risoluzione dei problemi. Anche
se include anche questo. La vita ha i suoi alti e bassi che sono sparsi da ogni
singolo angolo della sua esistenza. E questo mi mette a ragionare che la vita è
un’opportunità di guardare lassù!
I versi del salmo mi invitano
continuamente a guardare verso quella direzione trascendentale. Ossia verso la
direzione che mi garantisce il pieno soccorso e protezione di Dio. Dice il
Salmo 121: “Alzo gli occhi verso i monti. Da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto vien
dal Signore, che ha creato il cielo e
la terra. Egli non permetterà che il tuo piede vacilli; colui che ti protegge
non sonnecchierà. Ecco, colui che
protegge Israele non sonnecchierà né dormirà. Il Signore è colui che ti
protegge; il Signore è la tua ombra;
egli sta alla tua destra. Di giorno il sole non ti colpirà, né la luna di
notte. Il Signore ti preserverà da ogni male; egli proteggerà l’anima tua.
Il Signore ti proteggerà, quando esci e quando entri, ora e sempre”.
E chi lo canta questo salmo se non il
pellegrino che sta facendo il suo pellegrinaggio verso Gerusalemme, la città
santa? Quel pellegrino che, nel suo cammino, conosce bene tutti i pericoli che
ci sono messi intorno a lui? E, attaccato e insediato da tanti nemici, che
vogliono ostacolare il suo percorso fin ad arrivare alla città delle
benedizioni? Il pellegrino umile alza i suoi occhi e prega dal suo intimo al
Signore con quei sedici versetti potenti direttamente all’Altissimo: Chi abita
al riparo dell’Altissimo riposa all’ombra dell’Onnipotente. Io dico al Signore:
“Tu sei il mio rifugio e la mia fortezza,
il mio Dio, in cui confido!”. Certo egli ti libererà dal laccio del
cacciatore e dalla peste micidiale. Egli ti coprirà con le sue penne e sotto le
sue ali troverai rifugio. La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza. Tu non
temerai gli spaventi della notte, né la freccia che vola di giorno, né la peste
che vaga nelle tenebre, né lo sterminio che imperversa in pieno mezzogiorno. Mille ne cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra; ma tu non ne sarai
colpito. Basta che tu guardi, e con i tuoi occhi vedrai il castigo degli empi.
Poiché tu hai detto: “O Signore, tu sei
il mio rifugio”, e hai fatto dell’Altissimo il tuo riparo, nessun male
potrà colpirti, né piaga alcuna s’accosterà alla tua tenda. Poiché egli
comanderà ai suoi angeli di proteggerti in tutte le tue vie. Essi ti porteranno
sulla palma della mano, perché il tuo piede non inciampi in nessuna pietra. Tu
camminerai sul leone e sulla vipera, schiaccerai il leoncello e il serpente.
Poiché egli ha posto in me il suo affetto, io lo salverò; lo proteggerò, perché
conosce il mio nome. Egli m’invocherà, e io gli risponderò; sarò con lui nei momenti
difficili; lo libererò, e lo glorificherò. Lo sazierò di lunga vita e gli farò
vedere la mia salvezza.
Pregando questo bellissimo e
fortissimo salmo che annuncia il sicuro rifugio nel Signore c’è una frase che
mi dice tantissimo: “Poiché egli comanderà
ai suoi angeli di proteggerti in tutte le tue vie (Salm 91,11). Quanti
angeli il Signore mi manda nella mia vita a proteggermi in tutte le mie vie!
Una di queste è, sicuramente, Santa
Teresa da Calcutta. Sto dicendo questo perché io e Madre Teresa celebriamo il nostro compleanno lo stesso
giorno! Pur dicendo così Madre Teresa è sempre stata nella mia vita come angelo
mandato direttamente da Dio per me. Il suo insegnamento mi dà forza e coraggio per affrontare i tanti attacchi che
mi assediano ogni giorno nella mia vita sacerdotale e consacrata. Sotto la guida dello Spirito Santo, tramite Madre Teresa,
ricevo tantissima direzione nel mio
percorso quotidiano. Dice la santa macedone trasformata indiana: Non
dimenticherò mai i giorni in cui, camminando per una strada di Londra, vidi un
uomo seduto, che sembrava terribilmente solo.
Andai verso di lui, gli presi la mano e la strinsi”. Lui allora esclamò: “Dopo tanto tempo, sento finalmente il calore di una mano umana”.
Il suo viso s’illuminò. Sentiva che c’era qualcuno che teneva a lui. Capii che
un’azione così piccola poteva dare tanta gioia. Le piccole cose fatte con
grandissimo amore sono le cose che veramente contano nella vita. Se questo
quarantasettesimo compleanno mi insegna soltanto questa importantissima realtà
allora posso liberamente dire che non lo celebrerò invano. Dopo di tutto, e
come dice benissimo Madre Teresa, l’umiltà è l’inizio della santità. Grazie
Madre Teresa di essere il mio angelo custode in questo percorso sacerdotale e
consacrato. E grazie che i tuoi pensieri sono anche le mie non soltanto per
questo compleanno ma per la mia vita intera!
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