MESSINA
Comunicato stampa del parlamentare regionale Francesco De Domenico
di Redazione
“Due ulteriori atti ispettivi sono stati da me presentati nell’interesse
del territorio della Provincia di Messina – comunica l’on. Franco De
Domenico, parlamentare regionale del Partito Democratico –. Una interrogazione al presidente Musumeci, che attualmente è
responsabile ad interim dell’Assessorato ai beni culturali, in relazione ai
disagi patiti nei giorni scorsi dai visitatori del museo di Messina, a causa
del cattivo funzionamento dell’impianto di aria condizionata, proprio nel pieno
della stagione turistica. Anche se sembra che la situazione si sia
normalizzata, la questione Museo di Messina merita un approfondimento e un
confronto per capire quali siano le strategie di sviluppo dell’ampio complesso
museale. Sulla problematica ero già intervenuto con la interrogazione n. 571
del 21 novembre 2018 e la mozione dell’11 dicembre 2018, con le quali avevo
evidenziato la necessità di valorizzare una delle più ampie aree espositive del
meridione d’Italia, mediante adeguate politiche di rilancio incentrate su
manifestazioni espositive, rassegne ed eventi culturali di alto livello, le
uniche che possono far crescere il mortificante numero di visitatori.
Ritengo,
infatti
– sostiene De Domenico – che ad oltre due
anni dalla inaugurazione della nuova sede, si debba conoscere ‘quale strategia
di valorizzazione e sviluppo il Governo intenda adottare, nel quadro della più ampia politica
culturale della Regione, per il Museo Interdisciplinare di Messina’. Il secondo atto ispettivo è una
interpellanza indirizzata all’assessore per le Autonomie Locali e la Funzione Pubblica, Bernadette
Grasso, per ribadire le difficoltà finanziarie in cui si trova il Comune di Merì e altri 50 comuni della
nostra Regione per effetto del riparto Provvisorio dei trasferimenti regionali di parte corrente in favore dei Comuni per l’anno
2018, che questi comuni in raffronto
alla quasi totalità degli altri comuni siciliani ricompresi nei medesimi
parametri di densità abitativa, solo
perché il cosiddetto criterio storico penalizza fortemente quei comuni, pochi
invero, che come Merì hanno avuto un
incremento di popolazione.
A
fronte di una ripartizione media di 292 euro per abitante, il trasferimento
finanziario riconosciuto al Comune di
Merì è pari a 92 euro per abitante e non è sufficiente a garantire servizi
essenziali quali l’erogazione idrica e la depurazione, l’illuminazione pubblica
e la manutenzione degli edifici pubblici
e scolastici, l’assistenza agli indigenti e la manutenzione del verde pubblico.
Ho, pertanto, chiesto all’assessore
Grasso – conclude De Domenico – di
individuare criteri oggettivi di
ripartizione che non penalizzino i comuni virtuosi come Merì, condannandoli al
dissesto senza alcuna responsabilità
amministrativa o cattiva gestione, nelle more presenterò un ordine del giorno
per impegnare il governo regionale
con un provvedimento urgente condiviso anche dalle opposizioni ad adeguare il fondo, eliminando questa assurda
sperequazione”.
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