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 giovedì 27 giugno 2019

MALTA

“Leggere il vangelo di Giovanni: Testo, Traduzione ed Esegesi” a cura del dott. padre Martin Micallef OFM Cap

di Fra Mario Attard


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Giovedì 6 giugno, il famoso docente biblista cappuccino padre Martin Micallef OFM Cap, presso la facoltà di Teologia all’università di Malta, ha presentato un saggio interessantissimo sul tema “Leggere il vangelo di Giovanni: Testo, Traduzione ed Esegesi”. L’evento accademico è stato tenuto alla Biblioteca Nazionale de la Valletta. In questo studio sintetico, ma molto approfondito, mi ha colpito tanto la storia della traduzione maltese del Vangelo di Giovanni. Come ha ben chiarito dott. Micallef OFM Cap, sebbene Malta fosse sempre stata una roccaforte del cattolicesimo, le prime traduzioni maltesi della Bibbia sono state prodotte dalle Società Missionarie Protestanti Inglesi che volevano usare la Bibbia come mezzo di propaganda per avvicinarsi alla popolazione locale.

Nella sua riflessione, padre Micallef elenca 40 pubblicazioni del Vangelo di Giovanni in maltese che vanno dall’inizio del XIX secolo fino ai tempi di oggi. Il dott. Cleardo Naudi fu il primo nativo maltese i cui tentativi di proselitismo a Malta includevano una traduzione maltese completa di questo Vangelo. Poi, nel 1822, Giuseppe Mariano Canolo pubblicò il Vangelo di Nostro, Gesù Cristo, secondo San Giovanni, tradotto in lingua italiana e maltese, per la Church Missionary Society, un’istituzione protestante. Nel 1829, troviamo la traduzione maltese in un volume dei quattro Vangeli incluso il Vangelo di Giovanni, insieme agli Atti degli Apostoli di Mikiel Anton Vassalli. Un’altra prima traduzione maltese del Vangelo di Giovanni è ambientata in quattro versioni e presentata in colonne parallele, cioè la Vulgata latina, la traduzione italiana di Martini, il testo maltese di Canolo e, infine, una versione corretta del testo di Canolo. Questo lavoro di un autore anonimo è conservato in un manoscritto nella Biblioteca pubblica di Gozo e fu probabilmente rivisto tra il 1823 e il 1829.

Nel 1847, la Church Missionary Society, pubblicò la traduzione maltese del Nuovo Testamento, incluso il Vangelo di Giovanni, con il titolo Il-Ghaqda il-Ġdida ta’ Sidna Ġesù Kristu. Questa traduzione maltese fu opera di M.A. Camilleri, un ex prete cattolico che si unì alla Chiesa anglicana. Camilleri rivide la traduzione maltese di Vassalli, mentre traduceva lui stesso il resto del Nuovo Testamento. Poi, nel 1872, il rev. George Wisely, che era allora ministro della Chiesa di Scozia a Malta, pubblicò versioni riviste del Vangelo di San Giovanni. Negli anni 1912 e 1922, la British and Foreign Bible Society stampò altre due edizioni di questi vangeli tascabili di Giovanni in maltese. Più tardi, nel 1936, The Council of British and Foreign Bible Society in Australia stampò una versione tascabile della traduzione maltese del Vangelo di Giovanni.

Fu solo alla fine del XIX secolo e all’inizio del XX secolo che un certo numero di scrittori cattolici maltesi intrapresero diversi progetti per tradurre diverse parti della Bibbia in maltese. Richard Taylor fu il primo cattolico maltese a pubblicare parti della Bibbia tradotte in maltese con uno stile che era più popolare e fluente. Tra le sue opere tradotte bisogna menzionare i testi scelti del Vangelo di Giovanni pubblicati, nel 1844, come parte della sua opera Il-Passjoni tas-Sinjur Taghna Gesù Kristu, miktuba minn San Mattew, S. Marco, S. Luqa, S. Gwann. Contemporaneamente a Tayler, mons. Fortunato Panzavecchia ha anche tradotto in maltesi parte del Vangelo di Giovanni (Vangeli u Epistoli tal-Hdud migjuba bil-Malti u l-Gharbi). Nel 1895, Guzè Muscat Azzopardi iniziò a pubblicare in opuscolo i quattro Vangeli che aveva tradotto dalla Vulgata latina in maltese, incluso il Vangelo di Giovanni, che fu poi pubblicato a Malta, nel 1917. Come scriveva il prof. mons. Carmelo Sant, il suo obiettivo di neutralizzare il proselitismo protestante e di insegnare la Bibbia al popolo maltese ha avuto indubbiamente un grandissimo successo.

Nel 1930, il rev. Pietru Pawl Grima tradusse in Maltese L-Evangelji u l-Atti tal-Appostli, che includeva anche il Vangelo di Giovanni. Nello stesso anno, una pubblicazione anonima, attribuita a Pietru Pawl Grima, porta il nome Il Vangeliu tal Hdud collha u tal festi eulenin tas-sena collha e comprende parti del Vangelo di Giovanni tradotte in maltese. Il sacerdote domenicano, padre Gerardu Paris, unì le forze e nel 1939 pubblicò a Palermo il Vangelo di Giovanni tradotto in maltese, che fu poi ristampato a Malta, nel 1952 e nel 1967. Nel 1963, pubblicò i quattro Vangeli insieme, incluso il Vangelo di Giovanni. Queste traduzioni, tuttavia, furono superate quando il prof. Peter Paul Saydon tradusse l’intera Bibbia dalle lingue originali al maltese durante un periodo che va dal 1929 al 1959, una traduzione che è stata definita da molti studiosi un’opera monumentale. La traduzione di Saydon del Vangelo di Giovanni fu pubblicata dall’Empire Press nel 1955. Nel 1967, furono pubblicate 50.000 copie dello stesso testo con il titolo L-Evangelju ta’ San Gwann maqlub mill-Grieg u mfisser minn Mons. P.P. Saydon. Questa seconda edizione del Vangelo di Giovanni in Maltese, pubblicata dal Council of the British and Foreign Bible Society in Australia, destinata principalmente ai migranti maltesi, mostra revisioni importanti da parte di Saydon.Nel 1995, venne stampato l’unico volume Bibbja Saydon che includeva il Vangelo di Giovanni, dopo che, in passato, fu stampato in tre volumi dalla Società della Dottrina Christiana (M.U.S.E.M.), i proprietari dei diritti d’autore. Vale notare che la storia della traduzione maltese del Vangelo di Giovanni non finisce con Saydon. Nel 1970, la Trinitarian Bible Society di Londra pubblicò una traduzione maltese tascabile di questo Vangelo, senza menzionare il nome del traduttore, un testo che fu rivisto e ristampato, nel 2017. Nel frattempo, la stessa Trinitarian Society pubblicò l’intero Nuovo Testamento in Maltese, incluso il Vangelo di Giovanni.

Nel 1962, la Trinitarian Bible Society aveva già preso l’iniziativa di tradurre l’intera Bibbia maltese, compreso il Vangelo di Giovanni. Questa traduzione leggibile, pubblicata nel 1980 e ristampata nel 1983 e nel 2006, è stata l’opera di Karm Żammit che ha seguito la versione King James e quella di Saydon. Quando il Concilio Vaticano II introdusse il vernacolare immediatamente fu stata una rinascita della Bibbia. Infatti, nel 1967, furono tradotti i testi biblici liturgici, comprese parti del Vangelo di Giovanni, nella lingua maltese. Nel 1974, la Malta Bible Society pubblicò i Vangeli, tra cui il Vangelo di Giovanni e gli Atti degli Apostoli. Nell’anno successivo, il Nuovo testament venne ristampato, nel 1977, insieme a Klabb Kotba Maltin. Alla fine, la prima Bibbia monovolume in maltese dalle lingue originali è stata stampata nel 1984. La Malta Bible Society fu impegnata a pubblicare la seconda edizione, nel 1996, e la terza e la quarta edizione, nel 2011, della Bibbia in maltese con una grande sensibilità alle lingue originale e anche allo sviluppo della lingua maltese contemporanea.

Nel frattempo, uno degli studiosi biblici locali, padre Guido Schembri OFM, aveva intrapreso un progetto personale traducendo in maltese dal testo greco i quattro Vangeli, tra cui il Vangelo di Giovanni. Quest’ opera fu pubblicata nel 2003. Due anni dopo, 2005, Padre Schembri pubblicò l’intero Nuovo Testamento in Maltese, compreso il Vangelo di Giovanni. Nel 2015, il-Mixja Neokatekumenali ha stampato l’intera Bibbia in maltese seguendo la Bibbia di Gerusalemme, aggiungendo a essa note, riferimenti e introduzioni. Questo bellissimo saggio di padre Martin Micallef OFM Cap dimostra ampiamente che, dall’inizio del XIX secolo fino ad oggi, c’erano stati 40 pubblicazioni del Vangelo di Giovanni in Maltese. E, perlopiù, questa statistica notevole conferma il grande interesse della popolazione locale nella traduzione maltese sia del Vangelo di Giovanni che di altre parti della Bibbia.


 


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