MALTA
“Leggere il vangelo di Giovanni: Testo, Traduzione ed Esegesi” a cura del dott. padre Martin Micallef OFM Cap
di Fra Mario Attard
Giovedì 6 giugno, il famoso docente
biblista cappuccino padre Martin Micallef OFM Cap, presso la facoltà di Teologia
all’università di Malta, ha presentato un saggio interessantissimo sul tema “Leggere
il vangelo di Giovanni: Testo, Traduzione ed Esegesi”. L’evento accademico è
stato tenuto alla Biblioteca Nazionale de la Valletta. In questo studio sintetico,
ma molto approfondito, mi ha colpito tanto la storia della traduzione maltese
del Vangelo di Giovanni. Come ha ben chiarito dott. Micallef OFM Cap, sebbene
Malta fosse sempre stata una roccaforte del cattolicesimo, le prime traduzioni
maltesi della Bibbia sono state prodotte dalle Società Missionarie Protestanti
Inglesi che volevano usare la Bibbia come mezzo di propaganda per avvicinarsi
alla popolazione locale.
Nella sua riflessione, padre Micallef
elenca 40 pubblicazioni del Vangelo di Giovanni in maltese che vanno dall’inizio
del XIX secolo fino ai tempi di oggi. Il dott. Cleardo Naudi fu il primo nativo
maltese i cui tentativi di proselitismo a Malta includevano una traduzione
maltese completa di questo Vangelo. Poi, nel 1822, Giuseppe Mariano Canolo
pubblicò il Vangelo di Nostro, Gesù Cristo, secondo San Giovanni, tradotto in
lingua italiana e maltese, per la Church Missionary Society, un’istituzione
protestante. Nel 1829, troviamo la traduzione maltese in un volume dei quattro
Vangeli incluso il Vangelo di Giovanni, insieme agli Atti degli Apostoli di
Mikiel Anton Vassalli. Un’altra prima traduzione maltese del Vangelo di
Giovanni è ambientata in quattro versioni e presentata in colonne parallele,
cioè la Vulgata latina, la traduzione italiana di Martini, il testo maltese di
Canolo e, infine, una versione corretta del testo di Canolo. Questo lavoro di
un autore anonimo è conservato in un manoscritto nella Biblioteca pubblica di
Gozo e fu probabilmente rivisto tra il 1823 e il 1829.
Nel 1847, la Church Missionary
Society, pubblicò la traduzione maltese del Nuovo Testamento, incluso il
Vangelo di Giovanni, con il titolo Il-Ghaqda il-Ġdida ta’ Sidna Ġesù Kristu.
Questa traduzione maltese fu opera di M.A. Camilleri, un ex prete cattolico che
si unì alla Chiesa anglicana. Camilleri rivide la traduzione maltese di
Vassalli, mentre traduceva lui stesso il resto del Nuovo Testamento. Poi, nel
1872, il rev. George Wisely, che era allora ministro della Chiesa di Scozia a
Malta, pubblicò versioni riviste del Vangelo di San Giovanni. Negli anni 1912 e
1922, la British and Foreign Bible Society stampò altre due edizioni di questi
vangeli tascabili di Giovanni in maltese. Più tardi, nel 1936, The Council of
British and Foreign Bible Society in Australia stampò una versione tascabile
della traduzione maltese del Vangelo di Giovanni.
Fu solo alla fine del XIX secolo e
all’inizio del XX secolo che un certo numero di scrittori cattolici maltesi
intrapresero diversi progetti per tradurre diverse parti della Bibbia in maltese.
Richard Taylor fu il primo cattolico maltese a pubblicare parti della Bibbia
tradotte in maltese con uno stile che era più popolare e fluente. Tra le sue
opere tradotte bisogna menzionare i testi scelti del Vangelo di Giovanni
pubblicati, nel 1844, come parte della sua opera Il-Passjoni tas-Sinjur Taghna
Gesù Kristu, miktuba minn San Mattew, S. Marco, S. Luqa, S. Gwann.
Contemporaneamente a Tayler, mons. Fortunato Panzavecchia ha anche tradotto in
maltesi parte del Vangelo di Giovanni (Vangeli u Epistoli tal-Hdud migjuba
bil-Malti u l-Gharbi). Nel 1895, Guzè Muscat Azzopardi iniziò a pubblicare in
opuscolo i quattro Vangeli che aveva tradotto dalla Vulgata latina in maltese,
incluso il Vangelo di Giovanni, che fu poi pubblicato a Malta, nel 1917. Come
scriveva il prof. mons. Carmelo Sant, il suo obiettivo di neutralizzare il
proselitismo protestante e di insegnare la Bibbia al popolo maltese ha avuto
indubbiamente un grandissimo successo.
Nel 1930, il rev. Pietru Pawl Grima
tradusse in Maltese L-Evangelji u l-Atti tal-Appostli, che includeva anche il
Vangelo di Giovanni. Nello stesso anno, una pubblicazione anonima, attribuita a
Pietru Pawl Grima, porta il nome Il Vangeliu tal Hdud collha u tal festi
eulenin tas-sena collha e comprende parti del Vangelo di Giovanni tradotte in
maltese. Il sacerdote domenicano, padre Gerardu Paris, unì le forze e nel 1939
pubblicò a Palermo il Vangelo di Giovanni tradotto in maltese, che fu poi
ristampato a Malta, nel 1952 e nel 1967. Nel 1963, pubblicò i quattro Vangeli
insieme, incluso il Vangelo di Giovanni. Queste traduzioni, tuttavia, furono
superate quando il prof. Peter Paul Saydon tradusse l’intera Bibbia dalle
lingue originali al maltese durante un periodo che va dal 1929 al 1959, una
traduzione che è stata definita da molti studiosi un’opera monumentale. La
traduzione di Saydon del Vangelo di Giovanni fu pubblicata dall’Empire Press
nel 1955. Nel 1967, furono pubblicate 50.000 copie dello stesso testo con il
titolo L-Evangelju ta’ San Gwann maqlub mill-Grieg u mfisser minn Mons. P.P.
Saydon. Questa seconda edizione del Vangelo di Giovanni in Maltese, pubblicata
dal Council of the British and Foreign Bible Society in Australia, destinata
principalmente ai migranti maltesi, mostra revisioni importanti da parte di
Saydon.Nel 1995, venne stampato l’unico
volume Bibbja Saydon che includeva il Vangelo di Giovanni, dopo che, in
passato, fu stampato in tre volumi dalla Società della Dottrina Christiana
(M.U.S.E.M.), i proprietari dei diritti d’autore. Vale notare che la storia
della traduzione maltese del Vangelo di Giovanni non finisce con Saydon. Nel
1970, la Trinitarian Bible Society di Londra pubblicò una traduzione maltese
tascabile di questo Vangelo, senza menzionare il nome del traduttore, un testo
che fu rivisto e ristampato, nel 2017. Nel frattempo, la stessa Trinitarian
Society pubblicò l’intero Nuovo Testamento in Maltese, incluso il Vangelo di
Giovanni.
Nel 1962, la Trinitarian Bible
Society aveva già preso l’iniziativa di tradurre l’intera Bibbia maltese,
compreso il Vangelo di Giovanni. Questa traduzione leggibile, pubblicata nel
1980 e ristampata nel 1983 e nel 2006, è stata l’opera di Karm Żammit che ha
seguito la versione King James e quella di Saydon. Quando il Concilio Vaticano
II introdusse il vernacolare immediatamente fu stata una rinascita della
Bibbia. Infatti, nel 1967, furono tradotti i testi biblici liturgici, comprese
parti del Vangelo di Giovanni, nella lingua maltese. Nel 1974, la Malta Bible
Society pubblicò i Vangeli, tra cui il Vangelo di Giovanni e gli Atti degli
Apostoli. Nell’anno successivo, il Nuovo testament venne ristampato, nel 1977,
insieme a Klabb Kotba Maltin. Alla fine, la prima Bibbia monovolume in maltese
dalle lingue originali è stata stampata nel 1984. La Malta Bible Society fu
impegnata a pubblicare la seconda edizione, nel 1996, e la terza e la quarta
edizione, nel 2011, della Bibbia in maltese con una grande sensibilità alle
lingue originale e anche allo sviluppo della lingua maltese contemporanea.
Nel frattempo, uno degli studiosi
biblici locali, padre Guido Schembri OFM, aveva intrapreso un progetto
personale traducendo in maltese dal testo greco i quattro Vangeli, tra cui il
Vangelo di Giovanni. Quest’ opera fu pubblicata nel 2003. Due anni dopo, 2005,
Padre Schembri pubblicò l’intero Nuovo Testamento in Maltese, compreso il
Vangelo di Giovanni. Nel 2015, il-Mixja Neokatekumenali ha stampato l’intera
Bibbia in maltese seguendo la Bibbia di Gerusalemme, aggiungendo a essa note,
riferimenti e introduzioni. Questo bellissimo saggio di padre Martin Micallef
OFM Cap dimostra ampiamente che, dall’inizio del XIX secolo fino ad oggi, c’erano
stati 40 pubblicazioni del Vangelo di Giovanni in Maltese. E, perlopiù, questa
statistica notevole conferma il grande interesse della popolazione locale nella
traduzione maltese sia del Vangelo di Giovanni che di altre parti della Bibbia.
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