MESSINA
Messina – Uffici Soprintendenza Beni Culturali, la replica del sindacato SIAD al soprintendente Micali
di Redazione
Per il soprintendente di Messina,
Orazio Micali, i locali della Soprintendenza ai Beni culturali sono a posto. Ma
il sindacato autonomo SIAD, che due giorni fa ha presentato una dettagliata
denuncia sullo stato degli uffici e sulle condizioni di lavoro, non ci sta e
ribatte, immediatamente, chiedendo anche un’ispezione agli organi preposti. “Siamo senza parole – afferma la
dirigente sindacale, Clara Crocè –. Evidentemente, il soprintendente Micali
trascorre troppo tempo nelle proprie stanze, probabilmente ben pulite e con i condizionatori funzionanti. Lo
invitiamo a effettuare un sopralluogo negli
uffici che dirige, così avrà contezza della precaria situazione
igienico-sanitaria nella quale sono costretti a operare i dipendenti. Le stanze
sono sporche e i lavoratori sono costretti a provvedere personalmente alla pulizia. Questo,
naturalmente, non per colpa degli addetti alla pulizia, che a causa della
carenza di risorse sono costretti a pulire un edificio enorme con poche ore
lavorative in appalto – chiosa
ancora la Crocè –. In media gli uffici sono ‘puliti’ una volta
la settimana e gli addetti sono costretti a scegliere se spolverare oppure
spazzare i pavimenti.Per
non parlare dei bagni, che non sono puliti giornalmente. Inoltre, ci fa piacere
leggere che è stato avviato
l’appalto per la verifica sismica del padiglione dell’ex ospedale Regina
Margherita, ma ciò significa che
prima che si arrivi all’ottenimento dell’agibilità metà del personale sarà già
in pensione”. Vista la presa di posizione del soprintendente Micali, il
SIAD chiede di accedere a tutta la documentazione attestante il rispetto della
normativa sulla sicurezza del lavoro e chiede agli organi competenti di
disporre un’ispezione per verificare le condizioni in cui sono costretti a
operare i lavoratori della Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina.
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