CATANIA
Ragazzi Sindaci consegnano la Costituzione al Sindaco della Città Metropolitana di Catania
di Redazione
![alt](public/foto_mini/vbch160419_aderno.jpg) Venerdì 12 aprile,
giornata speciale per il Comune di Catania all’insegna del progetto “Valori e Simboli della Repubblica”. L’artistica
Aula consiliare del Palazzo degli Elefanti si riempie delle delegazioni dei
Ragazzi Sindaci della Provincia etnea con la partecipazione degli Insigniti
dell’Ordine al Merito della Repubblica (ANCRI). Accolti dal presidente del
Consiglio, Giuseppe Castiglione, viene salutato con un applauso il sindaco,
Salvo Pogliese, e al canto dell’Inno d’Italia, eseguito dal coro
interscolastico di voci bianche “Vincenzo Bellini”, entra solennemente in aula
la Bandiera Tricolore ed una copia elegante della Costituzione, che al termine
della manifestazione sarà donata al Sindaco della Città metropolitana. In
applicazione della XVIII norma transitoria nella quale si legge che “Il testo
dalla Costituzione è depositato nella sala comunale di ciascun Comune della
Repubblica, per rimanervi esposto, durante tutto l’anno 1948, affinchè ogni
cittadino possa prenderne cognizione”.
Questa iniziativa,
promossa dal Coordinatore provinciale dei CCR e presidente della sezione ANCRI
di Catania, gr. uff. Giuseppe Adernò, è stata riproposta in diversi comuni
della Provincia: Motta Sant’Anastasia, Misterbianco, Belpasso, San Pietro
Clarenza, Camporotondo, Sant’Agata Li Battiati, Tremestieri Etneo, Paternò, Adrano ed ora gli stessi ragazzi
sindaci rinnovano il gesto del dono nei
confronti del Sindaco della Città metropolitana di Catania. Il preside Adernò
ha illustrato il significato dell’emblema della Repubblica, la storia e le
trasformazioni della Bandiera Tricolore e della Fascia tricolore che indossano
i Sindaci; quindi, l’avv. Santi Di Paola ha illustrato l’impianto dei 139
articoli della Costituzione. L’esecuzione dell’Inno europeo ha completato la
bella lezione di Educazione Civica fuori dall’aula scolastica, ma significativa
per la valenza del gesto nel rispetto di una norma, voluta dai Padri
Costituenti e, purtroppo, nel tempo dimenticata e inapplicata.
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