NEL CATANESE
Scordia. Cittadinanza onoraria alla Brigata “Aosta”: L’Esercito riceve benemerenza per l’impegno dei suoi militari in Sicilia
di Redazione
È
stata consegnata, nell’Aula Consiliare del Comune di Scordia, in Provincia di
Catania, la cittadinanza onoraria alla Brigata Meccanizzata “Aosta” per la “straordinaria rapidità, la professionalità e la grande umanità, con la
quale i militari delle Brigata Aosta hanno operato durante la devastante alluvione che ha investito la
zona sud di Scordia e l’intera piana di Catania nell’ottobre dello scorso anno”. Il sindaco, Franco
Barchitta, durante il suo accorato intervento, ha evidenziato come “soldati e cittadini assieme si siano trovati
a fronteggiare un’emergenza dai tratti disperata, spinti i primi dal dovere, i
secondi dalla necessità”. Nel ricevere l’importante benemerenza, il generale
Bruno Pisciotta, comandante della Brigata, ha ricostruito le fasi dell’intervento
degli uomini e delle donne dell’Aosta, nelle concitate ore successive alla fase
acuta della crisi. “Siamo una realtà fortemente radicata nel territorio siciliano
e i militari effettivi alle unità presenti nell’Isola conoscono bene la compagine sociale, per esserne parte
sin dalla nascita. Questo per noi è un valore aggiunto che arricchisce i già splendidi rapporti con la comunità locale, in
piena e totale sinergia con le istituzioni
e le pubbliche amministrazioni”.
La
Brigata “Aosta”, grazie all’intervento di assetti specialistici del 4° Reggimento
Genio e all’opera dei fanti del 62° Reggimento, ha lavorato, incessantemente,
dal 19 ottobre al 31 ottobre, per consentire alla popolazione dei Comuni di
Scordia e Palagonia il ritorno alla normalità, a seguito delle fortissime
precipitazioni meteorologiche che hanno investito il catanese. Strade
trasformate in fiumi di fango, torrenti diventati paludi e piazze trasformate
in laghi, sono il triste scenario in cui ha operato l’Esercito in quelle
settimane, schierando sul campo circa 100 uomini, 1 escavatore, 2 terne
ruotate, 2 miniescavatori per raggiugere i vicoli più impervi dei paesini della
Piana di Catania e 1 pala gommata, oltre a 2 veicoli del tipo Astra per il
trasferimento di inerti.
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