CATANIA
La street art che s’ispira alla preghiera: A Librino il cantico artistico in nome di San Francesco
di Redazione
“Avvicinarsi alla realtà di Librino
attraverso questo progetto mi ha permesso di scoprire un’umanità sorprendente.
Ho cercato d’immortalare gli sguardi, fatti di sogni, speranze, sorrisi, per
poterli svelare e donare. Credo sia questo il significato del Cantico, un dono
di bellezza per gli abitanti di Librino e per l’intero mondo. E, adesso che i
banner riempiono finalmente le sue strade, nel rivedere quei volti con cui ho condiviso racconti ed
esperienze, i miei occhi sono colmi di emozione e gioia. Il Cantico ha donato la sua bellezza anche a me”.
Sono le parole della fotografa Valentina Brancaforte, ed è anche il pensiero di
tutti gli artisti che hanno partecipato attivamente al progetto del presidente
della Fondazione Fiumara D’Arte, Antonio Presti: “Il Cantico di Librino”. Una
vera e propria opera di street art rigenerativa e “densa di significato simbolico, per i valori e le suggestioni custodite
tra le parole e le azioni del maestro Presti, che ha trovato sempre nella
scuola il suo campo d’azione, restituendo così alla nostra istituzione un ruolo
di centralità”, come sottolineato dalla dirigente scolastica dell’Istituto
Angelo Musco, Cristina Cascio.
L’installazione
fotografica monumentale, che s’inserisce nel grande progetto del Museo dell’Immagine
e dell’Arte Contemporanea di Librino, è stata realizzata grazie al lavoro di
fotografi che hanno immortalato tutte le espressioni del quartiere, oggi al centro
di un percorso di rinascita che parte proprio dalle parole di San Francesco. “Mille ritratti che raccontano la vita
attraverso la Street Art che trova in
quella periferia la ‘Via della Bellezza’; mille immagini dove l’Universalità
viene sprigionata tutt’intorno, creando un campo energetico e maieutico –
sottolinea il maestro Presti – vorrei
ringraziare uno per uno tutti coloro che hanno donato gioia e forza a questo
progetto: i sacerdoti delle chiese, i dirigenti delle scuole, il consiglio di
quartiere, i volontari delle associazioni, i bambini, i nonni, le famiglie e tutti coloro che amano Librino e
vogliono diventare protagonisti del cambiamento.
Grazie poi ad Arianna Arcara, Luigi Auteri, Valentina Brancaforte, Cristina
Faramo, Claudio Majorana, Alessio
Mamo, Orazio Ortolani, Maria Sipala, diretti da Antonio Parrinello, e alla
straordinaria partecipazione dell’amico fotografo internazionale Reza Deghati e
del fratello e collega Manoocher, con
il coordinamento di Paolo Romania: quest’opera nasce grazie alla loro visione del mondo, all’arte di saper
ritrarre un’emozione comunicandola agli altri con enfasi di sentimenti”.
Un’iniziativa
che è diventata “preghiera”, “messaggio spirituale”, e che è stata inaugurata
lunedì 25 marzo, alle ore 10.30 (appuntamento davanti alla Porta della
Bellezza), alla presenza di autorità, istituzioni, associazioni, volontari,
istituti scolastici e cittadini. Presenti migliaia di studenti, di artisti che
hanno collaborato alla realizzazione del progetto, ospiti d’eccezione il
musicista Michele La Paglia e la cantante lirica disabile Alfina Fresta, che
con la sua voce ha incantato il mondo. Nel pomeriggio, si terrà, inoltre, un
vernissage aperto alla città dalle ore 16.00 fino al tramonto.
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