MALTA
Un aiutino del Papa Emerito Benedetto XVI nel tempo Quaresimale
di Fra Mario Attard
In
questo periodo così importante della Quaresima, occorre trovare dei maestri di
vita spiritual che ci accompagnano in questo cammino assai fondamentale della
fede. Uno di questi è, sicuramente, il Papa Emerito Benedetto XVI. Nel suo
ultimo messaggio per la quaresima 2013, che ebbe come titolo: Credere nella
carità suscita carità “Abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi”
(1 Gv 4,16), Papa Ratzinger ha dato i suoi pensieri su ciò che è la chiave di
una Quaresima fruttuosa. La celebrazione della Quaresima ci offre una preziosa
occasione per meditare sul rapporto tra fede e carità: tra il credere in Dio,
nel Dio di Gesù Cristo, e l’amore, che è frutto dell’azione dello Spirito Santo
e ci guida in un cammino di dedizione verso Dio e verso gli altri. Poi, il
Pontefice spiega come la fede conduce alla carità, che è una risposta all’amore
di Dio per noi.
Tutta
la vita cristiana è un rispondere all’amore di Dio. La prima risposta è appunto
la fede come accoglienza piena di stupore e gratitudine di un’inaudita
iniziativa divina che ci precede e ci sollecita. E il “sì” della fede segna l’inizio
di una luminosa storia di amicizia con il Signore, che riempie e dà senso pieno
a tutta la nostra esistenza. Dio però non si accontenta che noi accogliamo il
suo amore gratuito. Egli non si limita ad amarci, ma vuole attiraci a Sé,
trasformarci in modo così profondo da portarci a dire con san Paolo: non sono
più io che vivo, ma Cristo vive in me (cfr Gal 2,20) (no. 2).
In
altre parole, la fede è conoscere la verità e aderirvi (cfr 1 Tm 2,4); la
carità è “camminare” nella verità (cfr Ef 4,15) (n. 2). Durante la Quaresima è
facile rimanere concentrati soltanto sul rafforzare la nostra vita di
preghiera. Anche se è un obiettivo buono e benemerito il Papa Emerito Benedetto
XVI ci chiede di fare il passo successivo e di usare quella rinnovata fede
essendo caritatevole verso gli altri. Come dice benissimo San Paolo, l’Apostolo
delle Genti: “Se parlassi le lingue degli
uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante
cembalo (1 Cor 13,1)”. La carità dovrebbe essere sempre sul nostro radar, e
non possiamo scambiarla per una migliore vita di preghiera. Dobbiamo permettere
alla nostra vita di preghiera di guidare la nostra carità, cercando di superare
in generosità gli altri. Questa è la vita cristiana e la chiave di una feconda
Quaresima.
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