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 martedì 12 marzo 2019

L'INTERVISTA

Mal di schiena. Adolescenti e attività digitali

di Redazione


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La dottoressa Lara Castagnetti, specialista in riabilitazione ortopedica e osteopatia in Humanitas, ne parla con una sua intervista al sito web Humanitas.it.Sono sempre di più gli adolescenti che lamentano mal di schiena e che appaiono ingobbiti, con una muscolatura della schiena e delle cosce poco elastica e retratta. Spesso, sono ragazzi intorno ai 15-16 anni che dedicano molto tempo alle attività digitali (smartphone, tablet, videogiochi), sono sedentari e non fanno sport. A questa età, infatti, a meno che non ci sia una grande passione nata magari negli anni dell’infanzia, lo sport viene abbandonato e non è facile convincere i ragazzi dell’importanza dell’attività fisica”, spiega la specialista.

Peggiorano equilibrio e coordinamento

L’uso costante delle tecnologie digitali durante l’esecuzione di compiti motori come il cammino, peggiorano equilibrio e coordinamento; il baricentro si sposta in avanti e le spalle tendono a chiudersi: ecco perché i ragazzi appaiono sempre più ingobbiti, assomigliando in termini posturali agli impiegati da ufficio, che passano il tempo con testa, collo e schiena chini sulla scrivania.

Da uno studio, è emerso come di fronte alla richiesta di compiti motori complessi il coordinamento peggiora e, pertanto, si ha un peggioramento della deambulazione se mentre si cammina si scrive al cellulare, con il rischio di non percepire la presenza di ostacoli davanti a sé e inciampare”, sottolinea la dottoressa Castagnetti.

Quando rivolgersi al medico?

Il campanello d’allarme è dato dalla presenza di mal di schiena, costante o intermittente, ma che si protrae per lungo tempo. Nel corso della visita specialistica, osserviamo la schiena e chiediamo eventuali accertamenti radiologici per escludere eventuali patologie a carico del rachide o dismorfismi. Procediamo poi con il trattamento osteopatico e con la rieducazione posturale”.

Trattamento osteopatico e rieducazione posturale

Il trattamento osteopatico rientra nella medicina manuale: l’operatore mediante l’uso delle proprie mani applica precise tecniche (che possono variare a seconda dell’obiettivo da raggiungere) che agiscono a livello dei tessuti molli, per esempio dei muscoli e la fascia, e dello scheletro, laddove occorra. L’obiettivo è riequilibrare la struttura; i benefici del trattamento osteopatico, però, devono essere sostenuti dalla rieducazione posturale. Se non si associa un rinforzo muscolare e l’assunzione di adeguate posizioni, i disturbi si ripresenteranno: è, dunque, fondamentale educare i muscoli e la respirazione al fine di migliorare la postura del paziente e mantenere così i benefici dell’osteopatia”, sottolinea la dottoressa Castagnetti.

Il ruolo dello sport

Fondamentale è, poi, la lotta alla sedentarietà, è bene che i ragazzi si dedichino all’attività fisica. Sono indicate le attività di tipo aerobico, che contribuiscono all’elasticità muscolare e al loro trofismo. Da un punto di vista posturale, sono particolarmente adatti sport come pallavolo, pallacanestro, canottaggio e nuoto (soprattutto nello stile del dorso). L’impegno dovrebbe essere costante, 2-3 volte a settimana, senza però arrivare a livelli agonistici”, conclude la dottoressa.


 


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