mercoledì 27 febbraio 2019
MALTA
Malta. Le suore Clarisse a St Julians
di Fra Mario Attard
Ogni
mese, vado al monastero di Santa Chiara che è situato a un centinaio di metri
dal tunnel che porta a St Julians. La quiete che circonda tutto l’intero
monastero è profonda e affascinante. Le suore sono molto vicine al popolo
maltese e gozitano. Ogni giorno, ricevono tante telefonate di richieste per la
preghiera. Soprattutto tante persone si recano al monastero per pregare e per
parlare con le suore. Il monastero è un rifugio per chi ha bisogno di un
orecchio d’ascolto e un’oasi di conforto e di pace. In tutto questo quanto è
visibile ciò che la Bibbia dice nel libro del profeta Amos: “Ecco, vengono i giorni”, dice il Signore, Dio, “in cui io manderò la fame nel paese, non fame di pane o sete d’acqua,
ma la fame e la sete di ascoltare la parola del Signore (Am 8,11)”. E
proprio per saziare questa sete per Dio che le suore, ben dieci anni va, hanno
deciso di andare sul web. Infatti, questo sito venne inaugurato nell’occasione
del 750° Anniversario del loro giorno
di Fondazione. Lo scopo era quello di segnare l’evento e stabilire una migliore
comunicazione con la comunità maltese. Disse la Madre badessa Suor Rose Therese
Ellis: “Attraverso questo mezzo di
comunicazione, possiamo condividere una prospettiva alternativa sulla vita con
il mondo esterno”. Il messaggio di Papa Giovanni Paolo II per esplorare
nuove vie di evangelizzazione è ciò che ha motivato le suore a creare il nuovo
sito web. Volevamo evangelizzare come comunità, condividendo un modo semplice
di vita di preghiera, lavoro, studio e ricreazione.
Ogni
anno, esattamente l’11 di agosto, giorno della morte di Santa Chiara d’Assisi,
in questo bellissimo monastero si celebra la festa della santa fondatrice.
Circa un migliaio di persone frequentano la festa ogni anno. Tutti i membri dei
vari ordini francescani a Malta sono invitati così come le loro famiglie e
benefattori. Le suore sono entusiaste di tenere la festa e di avere un gran
numero di persone che frequentano la messa concelebrata. Come al solito, il
provinciale dei frati minori conduce la concelebrazione con gli altri frati
sacerdoti francescani ed anche altri concelebranti che vengono dagli altri
ordini e quelli diocesani. Santa Chiara era la figlia della nobile famiglia
degli Offreduccio. La famiglia visse nella città italiana di Assisi in Umbria, alla
fine del XII secolo e all’inizio del XIII secolo. Il nome di Chiara è il
risultato di una profezia che la madre ebbe quando era incinta di lei. Mentre
pregava davanti a un crocifisso, una voce le disse che sua figlia non ancora
nata sarebbe stata la vera luce per l’umanità. Quando la bimba è nata la
chiamarono Chiara, che significa luce.
Chiara
fu una ragazza devota. La predicazione di San Francesco, anche lui di Assisi,
la toccò intimamente nel suo cuore. Mentre era nella congregazione, ascoltando
l’insegnamento di San Francesco, la giovane Chiara prese la sua decisione. La
notte dopo la domenica delle palme nel 1212, lasciò definitivamente la sua casa
famigliare per seguire San Francesco come suo discepolo. Chiara, totalmente
obediente a Cristo attraverso San Francesco, condusse una vita povera e
semplice sugli insegnamenti del Vangelo. Essa visse nella chiesetta di San
Damiano, esattamente nella periferia di Assisi. La sua famiglia era inizialmente
furiosa per la sua folle decisione. Difatti si aspettava che lei si sposasse
con un nobile. Ma Chiara si rifiutò di sposarsi perchè era completamente
dedicata a Cristo. In breve tempo il carisma di Santa Chiara attirò un gran
numero di giovani donne, tra cui alcune della sua famiglia. Santa Chiara iniziò
la sua vita evangelica quando fu costruito il monastero di San Damiano ad
Assisi. E proprio in questo tempo che si è varato l’Ordine delle Suore
Clarisse. Oggi, il numero delle Clarisse nel mondo è di oltre 20.000 in ben 76
paesi. Il numero delle Clarisse a Malta è di 21 suore.
Le
Clarisse vennero a Malta all’inizio della prima guerra mondiale. Quattro suore
francesi vennero espulse da Nazaret nel 1914 e arrivarono a Malta nel dicembre
dello stesso anno. In un primo momento fu offerto loro rifugio temporaneo
presso il convento delle Suore Missionarie d’Egitto a Zabbar. Il loro primo
Natale a Malta fu una storia esemplare del cuore generoso dei maltesi.
Effettivamente i maltesi offrirono alle suore tutto il necessario per celebrare
il natale in un’atmosfera felice. Alla fine della Prima Guerra Mondiale le
quattro suore rimasero a Malta per istituire l’ordine maltese delle Clarisse.
Si trasferirono in una piccola casa a St Julians fino a che non si potesse
costruire un monastero. Nella loro nuova casa, una pia donna diede loro una
statua del Santo bambino di Praga come un dono, che accettarono. Il desiderio
delle suore, di avere assegnato un appezzamento di terreno per il loro
monastero, si avverrò dopo pochi giorni dal ricevimento della statua. Grazie al
ben noto benefattore Alfons Maria Galea, fu acquisito un appezzamento di
terreno e fu costruito un monastero con una cappella adiacente. Le Clarisse si
trasferirono nel monastero nel marzo del 1935. La cappella era dedicata al
Santo bambino di Praga.
La
giornata normale nel monastero inizia alle ore 6.00 del mattino con le
preghiere della comunità. Alcune sorelle si svegliano prima per pregare individualmente.
Anche se sono dedicate alla preghiera la vita delle suore è assai equilibrata,
include il lavoro, la preghiera e la ricreazione che viene ispirata da Santa
Chiara. Spiega la madre badessa suor Rose Therese: “Ogni sorella fa la sua giusta parte nei lavori domestici e quello che
riesce a fare meglio mentre si impegna a tenere Gesù Cristo al centro della sua vita con le sue consorelle. Alcune
sono brave a coltivare, altre in cucina. Utilizzare i propri talenti e ampliarli assicura una buona
atmosfera nella Comunità. La mattina leggo i giornali in modo da sapere che cosa sta accadendo e pregare
per i bisogni di tutti. La televisione è raramente vista se non per assistere ai momenti religiosi
speciali come l’ordinazione dell’arcivescovo. In estate, organizzano picnic o mangiano all’aperto in
giardino. Le suore hanno anche istituito una piccola piscina nel giardino per rinfrescarsi nel caldo estivo cocente durante
il loro tempo libero. La giornata termina
con le preghiere, anche nel giardino, se non è troppo caldo, per apprezzare la
bellezza della natura. Fino a pochi
anni fa, le suore erano autorizzate a parlare ai loro parenti e amici dietro le
sbarre di ferro nel refettorio. Però,
nel corso degli anni, le porte sono state rimosse e alle suore è concessa più privacy per incontrare i loro cari in
una stanza privata”.
I
giovani che discernano una vocazione hanno la possibilità di trascorrere un
breve periodo di tempo vivendo nel monastero. Suor Rose Therese spiega che
anche se lo stile di vita delle suore clarisse appare molto rigido, le suore aggiscono
con grande amore e compassione. Le suore possono essere contattate al numero di
telefono 00356-2138-3341. Ulteriori informazioni sulle sorelle clarisse si
possono trovare sul loro Facebook https://www.facebook.com/Poor-Clare-Sisters-Malta-800495443316997.
Quando visito questo sacro posto francescano ricordo le potentissime parole che
Santa Chiara scrisse nel suo Testamento: “Il
Signore stesso, infatti, ci ha poste come forma in esempio e specchio non solo
per gli altri, ma anche per le nostre sorelle, quelle che il Signore chiamerà,
affinché anch’esse siano da specchio e d’esempio a coloro che vivono nel mondo.
Poiché dunque il Signore ci ha chiamate a cose tanto grandi, cosicché coloro
che sono date come specchio ed esempio agli altri, possano rispecchiarsi in
noi, siamo molto tenute a benedire e a lodare Dio e a corroborarci ancor di più
per fare il bene nel Signore. E amandovi le une e le altre della carità del
Cristo, dimostrate fuori per mezzo delle opere, l’amore che avete dentro,
cosicché, provocate da tale esempio le sorelle, affinchè crescano sempre nell’amore
di Dio e nella mutua carità (Fonte Francescane 2829-2830. 2847)”.
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