MALTA
Malta – La scomparsa di un sacerdote buono e umile
di Fra mario Attard
Giovedì,
14 febbraio, nel giorno della festa liturgica di San Cirillo monaco e San
Metodio vescovo, partì per la Casa del Padre Celeste un bravissimo sacerdote, don
Noel Vella. Don Noel era assistente parroco della parrocchia di San Gregorio a
Sliema. Don Vella lascia questa valle di lacrime a Milano, esattamente a San
Raffaele, dove era stato sottoposto a un trattamento. Molte persone attraverso i
social hanno espresso il loro dolore alla notizia della scomparsa di don Vella.
In tanti lo hanno descritto come un buono e umile sacerdote. Io ho avuto la
grazia di conoscere don Noel prima che entrasse nel seminario. Lo ricordo
sempre come una persona gentilissima, che amava tantissimo il Signore e il suo
prossimo con il massimo rispetto possibile. Nel percorso che fece nella sua
malattia ho avuto la grazia di accompagnarlo. E, come le tante persone che si
sono espresse ai social anch’io ho incontrato e parlato, direttamente, con il
Cristo umile in lui.
Nella
bellissima memoria di don Noel, rispecchiano le parole indimenticabili di Papa
Francesco nell’incontro che fece con gli studenti dei collegi ecclesiastici
romani il venerdì, 16 marzo 2018: “La
spiritualità del diocesano è la
diocesanità. Con tutto quello che significa questa parola: che non sei solo, che sei in un corpo che è la diocesi,
che hai un padre che è il vescovo e che sei padre di tanti fedeli. La diocesanità. E camminando sulla
strada della diocesanità, incomincio a domandarmi sui rapporti della diocesanità. La spiritualità del sacerdote diocesano
riconosce un padre: il vescovo. Tu puoi avvicinarti a tuo padre non per fare
una chiacchierata, ma soltanto per fargli sentire che è tuo padre, solo per
questo. E il tuo cuore rimarrà in pace. Il carisma del sacerdote diocesano è la
diocesanità e la diocesanità significa
avere un padre. Significa avere dei fratelli, essere inserito in un corpo
presbiterale. Sei fratello dei tuoi fratelli presbiteri e questo deve crescere
sempre… Fratello… Esaminatevi su
questo. È il vostro carisma! È un presbiterio.
E, poi, il prete
diocesano ha dei figli: il rapporto con i tuoi fedeli, con quelli della parrocchia
dove tu lavori. Perché il segreto del buon padre spirituale, del buon prete è
avvicinarsi bene e allontanarsi bene. Il carisma è la diocesanità e voi dovete
rimanere sui rapporti che sono nella diocesanità: i rapporti con il padre, i
rapporti con i fratelli e il rapporto con i fedeli. Con queste tre vie, se voi
lavorate, diventerete santi. Perché non è facile avere un buon rapporto con il
vescovo tutta la vita, non è facile avere un bel rapporto di fraternità, di
santità con i fratelli sacerdoti e non è facile avere un bel rapporto con i
figli nella parrocchia. Non so se ho risposto. Diocesanità”.
L’umiltà e la bontà di cuore che aveva Don Noel l’hanno fatto sicuramente un
eccellente esempio di santità sacerdotale, sia come figlio, fratello e padre
per i suoi parrocchiani. Nella sua semplicità e umiltà, don Noel rimarrà un
modello di santità presbiterali per i nostri tempi!
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