LIBRI
Libro-intervista a suor Nunziella Scopelliti di Katia Mammana. “Ho scelto l’Amore” una storia, un Sì, un’avventura
di Redazione
La
giornalista Katia Mammana (nella foto), nel libro-intervista dedicato a suor Nunziella
Scopelliti delle Suore del Bell’Amore dal titolo “Ho scelto l’Amore” una
storia, un sì, un’avventura – Edizioni Paoline, con la prefazione di mons.
Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, nella sua introduzione racconta: “Era il 1992, ero una giovane universitaria,
lavoravo in una radio ed ero appassionata di politica quando sono venuta a contatto con una comunità religiosa, dalla quale
ho sentito parlare per la prima volta di suor Nunziella, che stava allora in
Canada, ma mai avrei pensato che da lì a due anni il suo rientro in Italia avrebbe significato il dispiegarsi di un
particolare disegno di Dio nell’orizzonte della Chiesa. A distanza di venticinque anni, quel disegno è un’opera
concreta, un istituto religioso la
cui spiritualità e la cui missione sono condivise da persone di varia età,
professione e vocazione. Ripercorrendo
la storia delle Suore del Bell’Amore, ciò che mi ha sempre colpito è la
straordinaria rapidità con cui si
sono avvicendate le tappe della loro nascita e approvazione da parte della
Chiesa.Il pensiero di suor
Nunziella Scopelliti delle Suore del Bell’Amore ‘Davanti alle sfide che mi si presentavano, ho preso coscienza che portavo
in me una grazia che non era solo una risposta per la vita religiosa, ma anche per la vita ecclesiale e sociale. Ho capito
che la vocazione all’Amore, che sentivo
in me, era un balsamo dello Spirito Santo per l’umanità alla ricerca di una
vera liberazione’”. Così, si esprime suor Nunziella Scopelliti ricordando
il periodo in cui ha intuito, per la prima volta, che si stavano creando le
premesse per la nascita di una nuova famiglia religiosa. Oggi, la congregazione
del Bell’Amore, da lei fondata nel 1994 e riconosciuta dalla Chiesa in soli
cinque mesi, ha legami saldi non soltanto con la città di Palermo, dove ha sede
la Casa Madre, ma anche con tutti i continenti, dove, fin dall’inizio, ha
trovato espressione la sua vocazione missionaria. Rispondendo alle domande di
Katia Mammana, suor Nunziella parla della propria vita e della spiritualità del
Bell’Amore, “una risposta concreta ed
efficace al bisogno di verità e di senso dell’uomo e della donna di oggi”.Il
ricordo – Quando, nella calura estiva del 1994, il cardinale Pappalardo
incontra suor Nunziella Scopelliti comprende, immediatamente, che nella sua
vicenda c’è Dio all’opera e la invita a scrivere le Costituzioni dell’istituto
che sta per nascere. Rispetto a quello della Santa Famiglia di Bordeaux, in cui
suor Nunziella ha trascorso ventitré anni, il carisma del Bell’Amore presenta
una novità che si articola in tre punti fondamentali: una visione di Dio e
della Chiesa più spiccatamente comunionale, un legame particolarmente profondo
con la Vergine Maria, una concezione della corporeità vista in Dio, alla luce
del mistero dell’incarnazione. Attraverso le parole di suor Nunziella, queste
pagine ripercorrono la vita della fondatrice della famiglia del Bell’Amore:
dagli anni dell’adolescenza e della giovinezza, in cui Nunziella non ha esitato
a fuggire di casa pur di realizzare la propria vocazione religiosa, a quelli
del “periodo canadese”, dedicati soprattutto agli studi, fino a quelli del
travaglio interiore che hanno portato alla nuova fondazione. A conclusione, la
lettera con la quale il cardinale Pappalardo, nel dicembre del 1994, dopo aver
eretto l’Istituto in congregazione diocesana, si rallegra “di gran cuore” con
le Suore del Bell’Amore “per quanto è così mirabilmente accaduto”.L’autrice
Katia Mammana è nata a Palermo nel 1973. Laureata in scienze politiche,
giornalista pubblicista, iscritta all’UCSI, Unione Cattolica Stampa Italiana,
ha collaborato con diverse testate giornalistiche e ha curato trasmissioni
radiofoniche di vario genere. È direttrice responsabile della Rivista Il
Cenacolo.
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