ARCHEOCLUB AREA IONICA
Gallodoro – Presentata la IV Edizione del calendario degli Alpini
di Redazione
Domenica
27 gennaio, Archeoclub Area Ionica ha presentato, nella Chiesa Madre di
Gallodoro la IV Edizione del
calendario da tavolo dell’Associazione nazionale alpini, gruppo di Messina.
Dopo i saluti del parroco (don Santino Tricomi), del sindaco Alfio Currenti e
del presidente della Confraternita dell’Assunta di Gallodoro, Paolo Melita,
sono intervenuti Filippo Brianni e Giovanni Curcuruto, rispettivamente
presidente e socio di Archeoclub Area Ionica Messina. Il calendario 2019
contiene, infatti, anche delle immagini della galleria di Postoleone, scavata dai
prigionieri austriaci durante la prima guerra mondiale sulla strada
Letojanni-Mongiuffi Melia-Roccafiorita. “Un
fatto importante – ha detto Brianni – che
andrà valorizzato, sia approfondendo gli studi storici sia rilanciando l’idea che fu di Carmelo Smiroldo di realizzare sui
luoghi una struttura che abbia funzione
sia commemorativa che di valorizzazione del territorio e di quell’evento”.
Giovanni Curcuruto si è soffermato sulle ricerche svolte anche in relazione ai
rapporti che questi prigionieri ebbero con la popolazione oltre che sui
dettagli “logistici” della loro presenza. Il calendario è stato presentato da
Domenico Interdonato, delegato dell’Associazione Croce Nera d’Austria, e da
Giuseppe Minissale, capogruppo peloritano dell’Associazione Alpini, alla
presenza del delegato nazionale della Croce Nera d’Austria, Diego D’Agostino.
Tutti e tre hanno evidenziato l’importanza di ricordare e valorizzare gli
eventi legati alla prima guerra mondiale e Interdonato ha annunciato che il
calendario (con dentro le foto anche di Postoleone) sarà a Vienna il 15 maggio
in occasione del raduno delle Croce Nera d’Austria. Le offerte libere per il calendario
sono devolute all’Associazione “L’aquilone” che si occupa di bambini e ragazzi
in difficoltà. Nel contesto del meeting, lo storico e socio Archeoclub
Salvatore Mosca ha illustrato le caratteristiche del gonfalone antonelliano
conservato all’interno della Chiesa Madre.
|