ESERCITO ITALIANO
“Sisma in Sicilia, l’Esercito al fianco dei cittadini”. Presidiate le aree colpite dal terremoto
di Redazione
A seguito dell’evento sismico che lo scorso 26 dicembre ha
coinvolto alcuni comuni alle falde dell’Etna, in provincia di Catania, l’Esercito
è già all’opera negli abitati di Fleri e Pennisi, i più gravemente danneggiati,
con un dispositivo coordinato dalla Prefettura di Catania con compiti di
presidio del territorio. Il presidio, svolto da soldati del 5° Reggimento Artiglieria
terrestre lanciarazzi “Superga” di Portogruaro (VE) e del 5° Reggimento Fanteria
della brigata “Aosta”, in concorso alle Forze di Pubblica Sicurezza,
rappresenta una misura di sicurezza per i cittadini, con una duplice valenza:
la prima è quella di evitare il coinvolgimento di cittadini in caso di crolli e
salvaguardare i beni materiali della popolazione allontanata dalle proprie
abitazioni dopo numerosi crolli di abitazioni; la seconda è quella di liberare
il personale delle Forze di Polizia e permettere loro di concentrare il proprio
sforzo sulle attività di prevenzione e contrasto della criminalità.
Il dispositivo dell’Esercito che, nei prossimi giorni, sarà,
ulteriormente, incrementato con soldati provenienti anche dal 6° Reggimento Bersaglieri
di Trapani, al fine di allargare le aree oggetto di presidio, è inserito nell’operazione
“Strade Sicure” che in Calabria e in Sicilia Orientale è sotto il Comando del
5° Reggimento artiglieria terrestre lanciarazzi “Superga” di Portogruaro e
rappresenta la capacità di essere professionalmente preparati a fronteggiare
eventi e disastri inaspettati e improvvisi, che hanno un impatto negativo sul
vivere della popolazione civile, in analogia con quanto recentemente accaduto
in altre zone terremotate del centro Italia, in linea con le caratteristiche di
dualità d’impiego e resilienza che la Forza Armata ha sviluppato negli ultimi
anni. Le metodologie di addestramento militare, l’attitudine a operare in
maniera prolungata attraverso procedure e comportamenti appresi in trent’anni
di operazioni internazionali, hanno reso l’Esercito uno strumento militare
versatile e flessibile, in grado di sviluppare capacità non solo prettamente
militari e forte sinergia tra il settore militare e civile attraverso l’integrazione
tra le capacità dei vari apparati dello Stato.
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