MALTA
Una grandissima prestazione di coraggio
di Fra Mario Attard
Helen
Caruana, che sabato 12 gennaio, ha subito un trapianto per un nuovo fegato, è
stata rilasciata dalla unità di cure intensive domenica sera. In una foto scattata
la mattina di lunedì 14 gennaio, presso l’ospedale nel Regno Unito, Helen è
apparsa sorridente per una nuova speranza in futuro. Anche se questi sono
ancora momenti delicati, ogni ora che passa è una buona notizia in quanto
prolunga la speranza che il corpo di Helen sta accettando il nuovo fegato.
Questo è stato dichiarato da Christine Caruana Aquilina, moglie del figlio di
Helen, Charles, che è attualmente con la madre nel Regno Unito.“Abbiamo trovato grande assistenza. Anche se
l’attesa di trovare un donatore è molto crudele”, ha detto Christine. Helen
e suo marito avevano entrambi smesso di lavorare fino a quando si è presentato
un donatore nel Regno Unito, dove sono stati per quasi un anno. Christine ha
aggiunto che è stato doloroso per i suoi bambini che non potevano essere al suo
fianco, prima dell’intervento che, nonostante ha superato con grandissimo
coraggio. La famiglia Caruana continua a esprimere la propria gratitudine al
donatore che ha dato nuova speranza a Helen, esprimendo il desiderio di
incontrare in futuro i suoi parenti per ringraziarli di questo magnifico gesto
di solidarietà e vero amore.Quando
parla sul rispetto della dignità delle persone il Catechismo della Chiesa
Cattolica insegna così: Il trapianto di organi è conforme alla legge morale se
i danni e i rischi fisici e psichici in cui incorre il donatore sono
proporzionati al bene che si cerca per il destinatario. La donazione di organi
dopo la morte è un atto nobile e meritorio ed è da incoraggiare come
manifestazione di generosa solidarietà. Non è, moralmente, accettabile se il
donatore o i suoi aventi diritto non vi hanno dato il loro esplicito assenso. È,
inoltre, moralmente inammissibile provocare direttamente la mutilazione
invalidante o la morte di un essere umano, sia pure per ritardare il decesso di
altre persone (n. 2296).
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