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 venerdì 18 gennaio 2019

COMANDO INTERREGIONALE CARABINIERI

Messina – Il ministro della difesa Elisabetta Trenta ha inaugurato il monumento dedicato ai 5 carabinieri siciliani caduti a Nassiriya

di Redazione


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Presso la Caserma “A. Bonsignore” di Messina, sede del Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber”, il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, ha inaugurato il monumento dedicato ai 5 carabinieri Siciliani caduti a Nassiriya. Alla cerimonia, hanno partecipato i familiari delle vittime siciliane della strage di Nassiriya, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale Giovanni Nistri, il comandante interregionale, generale Luigi Robusto, e le massime Autorità civili, militari e religiose della Sicilia, intervenute all’evento. Il monumento, inaugurato quest’oggi, è stato realizzato dagli alunni dell’istituto artistico “Ernesto Basile” di Messina, ed è costituito da un Piano d’Altare in pietra siciliana lavorata a mano, che poggia su 4 gambi di rose, in acciaio, sorretti alla base da 4 pietre, provenienti delle Terre di origine di ciascun caduto siciliano, che circondano una roccia rossa giunta, direttamente, da Nassiriya. Le quattro pietre italiche abbracciano la pietra irachena e “rappresentano, simbolicamente, le gocce di sangue che, sgorgate dal sacrificio dei caduti, hanno fatto fiorire una rosa”. Infatti, dalle 4 pietre affiorano 5 rose in ferro battuto, in ricordo di ciascuno dei caduti siciliani, sovrastate da un ripiano in pietra tipica siciliana.

Sul Piano d’Altare il sacrificio dei Nostri caduti viene ricordato dalla seguente iscrizione:La nostra Pietra. Il rosso naturale della dura pietra irachena cela il sangue di un italico martirio e da cornice i colori della sicula Patria d’origine. Tu che, silenzioso volgi verso di me il tuo sguardo e la tua prece fa di questi sassi un’unica pietra, per schiacciare odi e rancori e, solo allora, da quel sangue potrà sbocciare un fiore”. S.ten. Giovanni Cavallaro; m.llo A. Alfio Ragazzi; brig. Giuseppe Coletta; v.brig. Domenico Intravaia; app. Horacio Maiorana. Terra irachena, 12/XI/2003 – Terra di Sicilia 17/1/2019”.


 


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