MALTA
La Valletta – Quattro nuovi candidati per il sacerdozio
di Fra Mario Attard
Quattro
seminaristi che sono attualmente al quinto anno di studi presso il seminario
arcivescovile chiederanno all’arcivescovo Charles J. Scicluna di accettarli
ufficialmente come candidati per l’ordinazione al diaconato e al sacerdozio.
Questa celebrazione si svolgerà domenica 6 gennaio, durante la santa messa dell’Epifania
alla concattedrale di San Giovanni, a La Valletta, alle ore 9.15. Roderick
baldacchino e Jean‑Claude Schembri della parrocchia di Santa
Caterina, Żejtun, Joshua Cortis dalla parrocchia di San Gaetano, Ħamrun, e Tony
Pace dalla parrocchia della conversione di San Paolo, Ħal Safi, manifesteranno,
pubblicamente, la loro volontà di offrirsi alla Chiesa per servire il Cristo
nel sacerdozio ministeriale. Pur accettando la loro offerta con gioia, l’arcivescovo
farà appello ai candidati, affinché, durante gli anni rimanenti prima della
loro ordinazione, si preparino a ricevere, degnamente, gli ordini sacri. Alla
comunità cristiana, è chiesto di pregare per questi quattro nuovi candidati per
il sacerdozio.
Occorre
ricordare le dieci frasi significative di Papa Francesco sulla formazione
sacerdotale. La prima, la formazione [dei futuri sacerdoti] è un’opera
artigianale, non poliziesca. La seconda, il fantasma da combattere è l’immagine
della vita religiosa intesa come rifugio e consolazione davanti a un mondo “esterno”
difficile e complesso. La terza, dobbiamo formare il cuore. Altrimenti formiamo
piccoli mostri. La quarta, e poi questi piccoli mostri formano il popolo di
Dio. La quinta, bisogna sconfiggere questa tendenza al clericalismo anche nelle
case di formazione e nei seminari. La sesta, se il seminario è troppo grande,
bisogna dividerlo in comunità con formatori capaci di seguire davvero le
persone. La settima, la formazione deve essere orientata non solamente alla
crescita personale, ma alla sua prospettiva finale: il popolo di Dio. L’ottava,
bisogna formare persone che siano testimoni della risurrezione di Gesù. La
nona, il formatore deve pensare che la persona in formazione sarà chiamata a
curare il popolo di Dio. La decima, non dobbiamo formare amministratori,
gestori, ma padri, fratelli, compagni di cammino. Preghiamo che questo avvenga
nella formazione di ogni seminarista in tutti i seminari del mondo.
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