domenica 23 dicembre 2018
PROTOCOLLO D'INTESA
Scuola – Informare ed educare alla salute
di Redazione
Il
Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, e il
presidente nazionale di LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, professor
Francesco Schittulli, hanno sottoscritto il nuovo Protocollo di intesa volto a
promuovere nelle scuole di ogni ordine e grado modelli di informazione ed
educazione alla salute, ai corretti stili di vita e alla prevenzione dei
tumori. L’incontro si è svolto il 24 ottobre, a Roma presso la sede del MIUR. Il
Protocollo si articolerà in convenzioni singole che daranno vita a progetti
nelle scuole che coinvolgeranno la LILT Nazionale, attraverso le sue Sezioni
Provinciali, in attività formative e di educazione ai corretti stili di vita. “Tra i
nostri compiti, come Istituzione, c’è quello di realizzare la prevenzione, che
si basa su uno stile di vita sano,
sull’educazione alimentare e sull’attività fisica. Mi fa molto piacere essere
con voi oggi – ha dichiarato il ministro Marco Bussetti rivolgendosi agli
studenti presenti – perché voi sarete ‘ambasciatori’ di questa prevenzione. Dovete promettere che tradurrete
in atti pratici i propositi che sottoscriviamo
qui. Da oggi, sarete un esempio di corretti stili di vita per i vostri
coetanei, perché su questi temi l’educazione
e la comunicazione tra pari possono essere estremamente utili.
La firma è importante
anche perché voi, insieme ai vostri docenti, sarete protagonisti di questo progetto di sensibilizzazione. Ai vostri
amici e ai vostri familiari, non dovrete fornire solo informazioni, ma un modello di comportamento”. “La firma di questo Protocollo è importante
perché, come LILT fa già da tempo,
bisogna continuare a parlare ai giovani affrontando i temi dell’educazione alla salute già dalla scuola primaria, con
gli studenti, gli insegnanti e le famiglie – ha spiegato Francesco
Schittulli, presidente nazionale LILT –.
Con i ragazzi è importante parlare e confrontarsi, insegnare loro ad alimentarsi
correttamente, a non fumare, ma anche che bisogna imparare a conoscere il proprio corpo e controllarsi periodicamente. In
questi anni, sono in aumento le
diagnosi di tumore, però la mortalità è in calo, proprio grazie all’educazione
alla prevenzione e alla possibilità di
fare diagnosi precoci”.
Le
attività previste dal Protocollo si tradurranno in progetti che vanno dalla
formazione per gli insegnanti, alle attività di sensibilizzazione verso gli
studenti, declinate diversamente in base all’età, verso le loro famiglie, passando
anche attraverso laboratori e tirocini. L’obiettivo è creare una rete di
comunicazione e di dialogo, multidisciplinare e articolata all’interno della
scuola, della famiglia e della società, per trasmettere i concetti della
prevenzione. Oltre a una maggior consapevolezza in termini di educazione alla
salute, la partecipazione dei giovani a queste attività ha l’obiettivo
parallelo di incoraggiarli a unirsi ad attività di volontariato, grazie alla
quale tante associazioni come LILT riescono a portare avanti le proprie
attività, e che può essere occasione di crescita personale e sociale per i
ragazzi.
Tutto
questo in continuità con gli obiettivi raggiunti dal precedente Protocollo del
2015, che ha portato a una convenzione per la realizzazione di “Guadagnare
Salute con la LILT”, ancora in corso. Alcuni successi di questo progetto sono
stati presentati ieri con l’intervento di Sandra Bosi, responsabile
organizzativa del progetto di cui era capofila la Sezione provinciale LILT
Reggio Emilia, e la partecipazione di alcuni ragazzi delle scuole che hanno
spiegato nel concreto come avviene l’attività di formazione con gli insegnanti
ma soprattutto quella di educazione tra pari, per diffondere comportamenti
corretti tra gli stessi ragazzi.
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