mercoledì 5 dicembre 2018
VACCINAZIONI PRINCIPALI
La vaccinazione in Italia dal 1900 a oggi, milioni di casi e decine di migliaia di morti evitati
di Redazione
Tra
il 1900 e il 2015, le 10 vaccinazioni principali introdotte in Italia hanno
evitato più di 4 milioni di casi di malattia e decine di migliaia di morti. È stato,
infatti, appena pubblicato sulla Rivista internazionale “Vaccine” l’articolo
intitolato “The impact of immunization programs on 10 vaccine preventable
diseases in Italy: 1900-2015”, a cura del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto
Superiore di Sanità. Lo studio ha valutato l’impatto dei vaccini, in termini di
mortalità e morbosità, su 10 malattie infettive: difterite, tetano,
poliomielite, epatite B, pertosse, morbillo, parotite, rosolia, varicella e
meningococco. Il razionale di questo studio è nato principalmente dalla
discussione attuale sui vaccini. Infatti, il basso rischio percepito e la
crescente preoccupazione per la loro sicurezza hanno portato a una riduzione
delle coperture vaccinali, con un aumento del rischio di focolai infettivi.
Per
questo, sono stati misurati in maniera scientifica i benefici apportati dai
vaccini in Italia in un periodo di 115 anni. “Di fatto, la popolazione italiana sta discutendo sul tema – spiega
Patrizio Pezzotti, l’autore principale – ,ma
forse ha perso di vista la memoria della diffusione e della gravità di queste
malattie. Lo studio, che è stato condotto nell’ambito di un progetto finanziato
dal Ministero della Salute, è stato
sviluppato al fine di fornire dei risultati fruibili sia dagli operatori sanitari
che dai cittadini, affinché chiunque
possa valutare quali siano stati gli effetti delle vaccinazioni”. Nella
ricerca, i dati annuali di mortalità per causa e quelli di morbosità sono stati
utilizzati per determinare l’andamento dei tassi di morbosità e mortalità prima
e dopo l’introduzione di ogni singolo vaccino. Le analisi sono state effettuate
utilizzando dei modelli statistico-matematici che hanno permesso di stimare i
casi attesi in assenza di vaccinazione.
Lo
studio ha evidenziato che la vaccinazione nel corso del secolo scorso e nei
primi 15 anni del nuovo millennio ha determinato un drastico calo della
morbosità e della mortalità dovuta a queste malattie. Infatti, è stato stimato
che più di 4 milioni di casi sono stati evitati dalla vaccinazione universale e
che circa il 35% di questi ha riguardato i bambini nei primi anni di vita. La
difterite è stata la malattia con il maggior numero di casi prevenuti, seguita
da parotite, varicella e morbillo. È stato, inoltre, stimato che oltre 70.000
morti sono stati evitati dalla vaccinazione contro la difterite, il tetano e la
poliomielite, le tre malattie infettive con i tassi di mortalità più elevati. “Negli ultimi anni, a causa del calo delle
coperture vaccinali molte di queste malattie sono riemerse in Europa, dal
morbillo alla difterite”, spiega
Pezzotti. I programmi di vaccinazione universale, conclude lo studio,
rappresentano lo strumento di prevenzione più efficace contro le malattie
infettive. I risultati di questo studio sono utili per rafforzare la fiducia
dei cittadini nelle vaccinazioni.
|