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 sabato 1 dicembre 2018

MALTA

Quelle chiacchiere maledette!

di Fra Mario Attard


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Il pontificato di Papa Francesco consiste anche in una guerra continua e feroce contro le chiacchiere! Mamma mia quanto questo Papa argentino le odia! Subito mi viene in mente la catechesi che il Pontefice ha fatto nell’udienza generale di mercoledì, 14 novembre 2018, in Piazza San Pietro. La catechesi, che è una delle serie sui dieci comandamenti, esattamente la tredicesima, tratta l’argomento: Non dire falsa testimonianza. Il Papa ha soffermato che vivere da veri figli di Dio significa far comparire in ogni atto la grande verità, cioè che, perchè Dio è Padre, ci si può fidare di Lui. Allora, partendo da Dio che è Padre, verità assoluta, questo non vuol dire mai che una persona semplicemente parla irresponsabilmente sulla verità. Quante volte si è distrutta la comunione a causa delle maledette chiacchiere! Ci dice il Papa: Ma cosa significa dire la verità? Significa essere sinceri? Oppure esatti? In realtà, questo non basta, perché si può essere sinceramente in errore, oppure si può essere precisi nel dettaglio ma non cogliere il senso dell’insieme.

A volte ci giustifichiamo dicendo: “Ma io ho detto quello che sentivo!”. Sì, ma hai assolutizzato il tuo punto di vista. Oppure: “Ho solamente detto la verità!”. Può darsi, ma hai rivelato dei fatti personali o riservati. Quante chiacchiere distruggono la comunione per inopportunità o mancanza di delicatezza! Anzi, le chiacchiere uccidono e questo lo disse l’apostolo Giacomo nella sua Lettera. Il chiacchierone, la chiacchierona sono gente che uccide: uccide gli altri, perché la lingua uccide come un coltello. State attenti! Un chiacchierone o una chiacchierona è un terrorista, perché con la sua lingua butta la bomba e se ne va tranquillo, ma la cosa che dice quella bomba buttata distrugge la fama altrui. Non dimenticare: chiacchierare è uccidere.Ma non soltanto Papa Francesco ci avverte che chiacchierare significa uccidere. Anche Gesù, nel Diario di Santa Faustina, dice esattamente lo stesso!

Oggi, ho parlato col Signore, il quale mi ha detto: Ci sono delle anime per le quali non posso far nulla; sono le anime che spiano, continuamente, le altre e non sanno quello che avviene nel loro proprio intimo. Parlano in continuazione delle altre, anche durante il silenzio rigoroso, che è destinato a parlare con Me. Povere anime, che non sentono le Mie parole, restano vuote nel loro intimo, non Mi cercano all’interno del proprio cuore, ma nei pettegolezzi, dove Io non ci sono mai. Sentono il loro vuoto, ma non riconoscono la propria colpa e le anime nelle quali Io regno totalmente costituiscono per loro un continuo rimorso di coscienza. Esse, invece di correggersi, hanno il cuore che si gonfia d’invidia, ma se non si ravvedono, affondano di più. Il loro cuore fino ad allora invidioso, comincia a coltivare l’odio. E sono già vicine al precipizio. Invidiano i Miei doni alle altre anime, ma esse stesse non sanno e non vogliono accettarli” (Diario, p.415).

Di fronte a questo flagello, che ha come nome, “chiacchiere”, preghiamo il Signore per salvarci immediatamente da esso. Ricordiamoci che le conseguenze delle chiacchiere sono talmente devastanti che le chiacchiere ci maledicono sul serio. Signore, fammi sempre ricordare che un’anima che chiacchiera molto è vuota nel suo interno. Non ha né virtù fondamentali, né intimità con Te. Signore, fammi riflettere che un’anima che non ha gustato la dolcezza della quiete interiore, è uno spirito inquieto, e turba la tranquillità degli altri. Padre, se io vanto di essere il tuo figlio e la tua figlia, Tu che sei buono non mi sei mai deluso o delusa, aiutami a mettere nel mio cuore il tuo amore per i miei fratelli. Aiutami a mettere questa verità in atto nella mia vita non con tanti discorsi ma con un modo di esistere e si vede in ogni atto che faccio. Padre, fortificami con il Tuo Santo Spirito per comportarmi come vero, come vera. Guidami a dire la verità ed agire con la verità come Cristo crocifisso e risorto. Signore, fa che non vivo più io ma che Cristo vive in me. Lo stesso Cristo che mi ha amato e ha dato se stesso per me. Amen.


 


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