MALTA
Studenti laureati a Malta. I frutti di un duro lavoro
di Fra Mario Attard
Giovedì
15 novembre, il vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Malta, mons. Joseph Galea-Curmi,
ha celebrato una messa di ringraziamento per i nuovi laureati dell’Università
di Malta, alla Concattedrale di San Giovanni, a La Valletta. Malta ha bisogno
di persone di onestà e integrità, ha detto il vescovo ausiliare Joseph
Galea-Curmi ai nuovi laureati. Nella sua omelia agli studenti laureati, durante
la prima delle due messe celebrate proprio per loro, mons. Galea-Curmi ha
sottolineato l’integrità, il rispetto e la lotta per una società migliore come
tre valori importanti.“Il nostro paese beneficerà notevolmente se
siete persone di integrità che possono scegliere ciò che è giusto e retto” ha
detto il vescovo ausiliare. Esso ha anche incoraggiato la congregazione a
essere giusta e retta anche quando non è popolare o quando altri pensano diversamente.
“Prego, affinché voi usiate il vostro
talento, non per fare soldi o approfittare delle pratiche corrotte. Il nostro
paese ha bisogno di queste persone in ogni settore”, ha sottolineato. Inoltre,
il vescovo ausiliare ha invitato i nuovi laureati a lottare per una società
migliore e anche a partecipare alla vita politica, sociale, economica e
culturale. “Non chiudetevi fuori”,
mons. Galea-Curmi ha detto loro. “Quando
quelli con valori forti hanno paura di partecipare, il loro spazio è facilmente
riempito da coloro che vogliono fare più male che bene”, ha accentuato il
vescovo.
Poi,
ha aggiunto: “Ovunque avete la
possibilità siate agenti del cambiamento. Mai rinunciate o permettete a
chiunque di togliere via il vostro entusiasmo o che vi scoraggi. È veramente
bello sforzarsi per utilizzare ciò che avete imparato. Sentitevi soddisfatti
che quello che avete lavorato, ora sarà utile. Mentre state celebrando e in
attesa di lavorare, guardate verso i veri valori della vita che migliorano la
vostra vita mentre aiutate gli altri”. Le due messe danno inizio a più di
un mese di graduazioni, quasi ogni giorno, si terranno tra il lunedì 19
novembre fino al venerdì 7 dicembre.Questa
occasione mi far venire nella mia mente e cuore le parole incisive e forti di
Papa Francesco, tratte dal suo discorso alla comunità dell’università cattolica
portoghese, del giovedì, 26 ottobre, 2017, nella Sala Clementina: “È giusto che ci chiediamo: Come aiutiamo i
nostri studenti a non vedere un diploma di laurea come sinonimo di migliore
posizione, come sinonimo di più denaro e maggiore prestigio sociale? Non sono
sinonimi. Li aiutiamo a vedere questa preparazione come segno di una maggiore
responsabilità di fronte ai problemi di oggi, di fronte alla necessità del più
povero, di fronte alla cura dell’ambiente? Non basta fare analisi, descrizioni
della realtà; è necessario creare spazi di vera ricerca, dibattiti che generino
alternative per i problemi di oggi. Quanto è importante concretizzare!”.
Complimenti
carissimi studenti laureati! Che voi siate sempre coraggiosi e veramente
sapienti quando corrispondete con la grazia, data a voi dal Signore, per
concretizzare tutto quello che avete studiato per il bene del prossimo,
specialmente per i più poveri ed emarginati!
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