AVVISO: Questo sito a breve non sarà più raggiungibile, Filo Diretto News con le sue notizie ed i suoi servizi sono disponibili al nuovo indirizzo web: www.filodirettonews.it
Oggi è 
 
 
   
Prima Pagina > Cultura e Società > Riflessioni > Dodici gruppi religiosi si incontrano a Malta

 venerdì 9 novembre 2018

MALTA

Dodici gruppi religiosi si incontrano a Malta

di Fra Mario Attard


alt

Un majlis (consiglio) tradizionale che costituisce il fulcro della Mostra itinerante interculturale The Majlis-Cultures in Dialogue (Le culture Majlis in Dialogo), ha recentemente ospitato una riunione di dialogo interconfessionale a Malta. La sessione di Consultazione Interconfessionale, l’United in Dialogue (Uniti in Dialogo), che rappresenta 12 gruppi religiosi, si è tenuta presso il Palazzo della presidente di La Valletta. Nell’apertura della riunione, il presidente della Repubblica Maltese, Marie-Louise Colerio Preca, ha detto che l’incontro interreligioso – tenuto come sessione di consultazione per la dichiarazione di armonia interconfessionale di Malta da firmare nel febbraio 2019 – ha fornito l’opportunità per diverse fedi di fare una dichiarazione, precisamente dal cuore del Mediterraneo, che tutte le religioni sono radicate nel rispetto, nella pace e nell’amore.

L’imam della Moschea di Paola ha detto che le più grandi sfide che il dialogo interconfessionale e l’amicizia interreligiosa devono affrontare, sono originate da idee sbagliate sull’Islam, come pure tra i musulmani stessi. L’imam ha detto che la responsabilità dei capi dei gruppi di fede è quella di spiegare le realtà e gli insegnamenti veri delle loro rispettive religioni. Il nunzio apostolico a Malta e in Libia, che è il membro più anziano della Chiesa cattolica presente all’incontro, ha osservato che si è impegnato a sviluppare ottimi contatti con la comunità islamica nel tentativo di trovare un terreno comune e di migliorare di più la comprensione. Il nunzio ha sottolineato il fatto che i discorsi secolari non devono ostacolare la nostra capacità di discutere le idee religiose in modo rispettoso. Il rappresentante del Consiglio dei musulmani di Malta ha affermato che spetta ai capi religiosi creare un esempio di unità per i giovani ed educarli a condividere gli stessi spazi, mentre il rappresentante Ahmadiyya ha esortato le religioni a unirsi, perché l’unità è forza.

La mostra è solo l’inizio di un progetto molto più grande per collegare le persone, le credenze e le culture, creando opportunità per dialoghi rispettosi, ma incisivi che si svolgono in futuro. Dopo la sua chiusura a La Valletta, la mostra si sposterà in altre città europee, tra cui la sede UNESCO a Parigi, in un tour che continuerà negli Stati Uniti fino al 2021. Questa iniziativa mi fa venire in mente le parole tratte dal discorso di Papa Francesco che fece nel Centro internazionale studentesco francescano in un incontro ecumenico e interreligioso tenuto durante il suo viaggio apostolico a Sarajevo in Bosnia ed Erzegovina, il 6 giugno 2015.Non è un caso che la nascita del Consiglio per il Dialogo Interreligioso e le altre apprezzabili iniziative in campo interreligioso ed ecumenico siano avvenute alla fine della guerra, come una risposta all’esigenza di riconciliazione e di fronte alla necessità di ricostruire una società dilaniata dal conflitto. Il dialogo interreligioso, infatti, qui come in ogni parte del mondo, è una condizione imprescindibile per la pace, e per questo è un dovere per tutti i credenti (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 250).

Il dialogo interreligioso, prima ancora di essere discussione sui grandi temi della fede, è una “conversazione sulla vita umana” (ibid.). In esso si condivide la quotidianità dell’esistenza, nella sua concretezza, con le gioie e i dolori, le fatiche e le speranze; si assumono responsabilità comuni; si progetta un futuro migliore per tutti. Si impara a vivere insieme, a conoscersi e ad accettarsi nelle rispettive diversità, liberamente, per quello che si è. Nel dialogo si riconosce e si sviluppa una comunanza spirituale che unifica e aiuta a promuovere i valori morali, i grandi valori morali, la giustizia, la libertà e la pace. Il dialogo è una scuola di umanità e un fattore di unità, che aiuta a costruire una società fondata sulla tolleranza e il mutuo rispetto. Per questo motivo, il dialogo interreligioso non può limitarsi solo a pochi, ai soli responsabili delle comunità religiose, ma dovrebbe estendersi quanto più è possibile a tutti i credenti, coinvolgendo le diverse sfere della società civile. E un’attenzione particolare meritano in tal senso i giovani, chiamati a costruire il futuro di questo Paese. Tuttavia, è sempre bene ricordare che il dialogo, per essere autentico ed efficace, presuppone una identità formata: senza identità formata, il dialogo è inutile o dannoso. Questo lo dico pensando ai giovani, ma vale per tutti. In questo contesto, facciamo nostra la preghiera del Papa a Dio Onnipotente ed eterno per la pace e fraternità di tutti gli uomini e donne della terra, indipendentemente dalle loro confessioni di fede:

Dio Onnipotente ed eterno,

Padre buono e misericordioso;

Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili;

Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe,

Re e Signore del passato, del presente e del futuro;

unico giudice di tutti gli uomini,

che ricompensi con la gloria eterna i tuoi fedeli!

Noi, discendenti di Abramo secondo la fede in Te, unico Dio,

ebrei, cristiani e musulmani,

umilmente siamo davanti a Te

e con fiducia Ti preghiamo

per questo Paese, la Bosnia ed Erzegovina,

affinché possano abitarvi in pace e armonia

uomini e donne credenti di diverse religioni, nazioni e culture.

Ti preghiamo, o Padre, perché ciò avvenga

in tutti i Paesi del mondo!

In ognuno di noi rafforza la fede e la speranza,

il rispetto reciproco e l’amore sincero

per tutti i nostri fratelli e sorelle.

Fa’ che, con coraggio, ci impegniamo

a costruire la giustizia sociale,

ad essere uomini di buona volontà,

pieni di comprensione reciproca e di perdono,

pazienti artigiani di dialogo e di pace.

Tutti i nostri pensieri, le parole e le opere

siano in armonia con la Tua santa volontà.

Tutto sia per Tuo onore e Tua gloria e per la nostra salvezza.

Lode e gloria eterna a Te, nostro Dio!

Amen.


 


Altre Notizie su

Cultura e Società > Riflessioni






 
Sostenitori
 
 
© 2011/24 - Filo Diretto News | Reg. Tribunale di Messina n° 4 del 25/02/2011 | Dir. Resp. Domenico Interdonato | Condirettore Armando Russo
Redazione - Via S. Barbara 12, 98123 Messina - P.Iva 02939580839