IL TACCUINO DI NUCCIO FAVA
Irresponsabili e testardi
di Redazione
Il
grido dei genovesi contro il ministro Toninelli dovrebbe estendersi a tutto il
governo. Tanto più dopo una giornata segnata dal forte tonfo della Borsa e dall’impennata
dello spread sopra i 300 punti. Costruire la favola dei poteri forti e dei
giornali che hanno enfatizzato il giudizio negativo dell’Europa fa, però,
ricordare che gli unici entusiasti restano Di Maio e Salvini. Mentre nessuna
voce, neppure di cauta comprensione, ma almeno di speranzosa attesa, si è
levata. I giudizi sono tutti critici e fortemente preoccupati per il futuro e i
danni alle nuove generazioni. Si denuncia una concezione assistenzialistica,
per giunta di difficile applicazione non solo per il reddito di cittadinanza.
Anche il “condono fiscale” e il superamento della Fornero rispondono alla
stessa logica elettoralistica, a esigenze di propaganda che difficilmente però
potranno favorire la crescita e il lavoro. Mentre sono questi gli elementi
cruciali per il futuro del Paese attraverso investimenti e stimoli efficaci nei
confronti delle imprese.
Ma
un governo ottuso e autoreferenziale liquida come inaccettabile ogni critica e
riserva. Preferisce sventolare di continuo il consenso che i sondaggi gli
confermano in larga misura, assunti acriticamente come approvazione e
condivisione assoluta di Di Maio e Salvini. Quest’ultimo prosegue la sua
campagna europea e solennizza a Roma l’alleanza con la Le Pen per una Europa
che mandi a casa i burocrati dell’Ue e fondi l’Europa dei popoli. A tutto
questo, assiste più muto che mai il presidente del Consiglio. Lo stesso
ministro Tria finge di non comprendere la gravità della situazione, non per
cattiveria, ma per incapacità a rendersene conto o meglio incapacità di saperla
fronteggiare con un chiaro cambiamento di rotta in Parlamento.
|