Il
saluto del sindaco Alessandro Andreatta al presidente Favero, con l’intero
Consiglio Direttivo Nazionale, e ai presidenti di Sezione si è svolto al Teatro
sociale, considerato il vero scenario storico della Città trentina. Una
scaletta incalzante, temi televisivi per i due conduttori Toni Capuozzo, volto
noto della tv e Bruno Fasani, direttore de “L’Alpino”. Sul palco per la Città,
il sindaco Andreatta accanto al presidente della provincia di Trento Rossi; il capo
di Stato Maggiore della Difesa, gen. Graziano e il gen. C.A. Berto, comandante
delle Truppe Alpine alla sua prima Adunata in questa veste. E poi, l’Ana con il
presidente nazionale Favero accanto al presidente della Sezione di Trento,
Pinamonti. Durante la serata come di consuetudine, l’Ana ha donato un
contributo di 25mila euro a due Onlus che operano sul territorio, l’Associazione
“Trentinosociale” impegnata nella lotta allo spreco alimentare e il Banco
alimentare del Trentino Alto Adige. Per la Fondazione “don Gnocchi”, l’Ana ha
istituito una borsa di studio di 24mila euro consegnati da Favero a don
Vincenzo Barbante presidente della “baracca” voluta dal Santo con la penna
oltre sessant’anni fa.
È
questa l’occasione anche per la consegna del premio giornalista dell’anno
assegnato a due volti del giornalismo, la freelance Ebe Pierini e Stefano
Filippi firma de “Il Giornale”. Gli interventi di tutti si sono soffermati sul
senso di questa Adunata a Trento, una scelta per rimarcare la volontà di
riconciliazione tra i popoli a cento anni dalla fine della guerra. Per
ricordare tutti i Caduti sotto qualsiasi bandiera. Il ruolo degli alpini in
armi, raccontato in immagini con un breve filmato, è stato illustrato prima dal
gen. C.A. Berto, comandante delle Truppe Alpine, e poi dal generale Graziano, capo
di Stato Maggiore della Difesa che ha parlato di sicurezza internazionale
garantita anche grazie all’apporto del nostro Esercito impegnato in Italia e
all’estero.
Il
presidente Mattarella e gli 80mila in sfilata a Trento
La
visita ufficiale a Trento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è
iniziata questa mattina al Doss Trento dove ha deposto una corona al Mausoleo
di Cesare Battisti. Ha, quindi, raggiunto la sfilata degli alpini e ha ricevuto
gli onori di un picchetto armato del 2° Reggimento Genio Guastatori,
soffermandosi davanti al Labaro dell’Ana, sul quale sono appuntate 216 medaglie
d’Oro al Valor Militare. Al contempo sono sfrecciate nel cielo di Trento le
Frecce Tricolori.È
stato, quindi, accolto dal presidente dell’Ana, Sebastiano Favero, e ha seguito
la prima parte della sfilata dal palco delle autorità. Accanto a lui c’erano il
presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il ministro della
Difesa, Roberta Pinotti, il capo di Stato Maggiore della Difesa, gen. Claudio
Graziano, quello dell’Esercito, Salvatore Farina, e le autorità del territorio:
il presidente della Provincia Autonoma, Ugo Rossi, e il sindaco, Alessandro
Andreatta.
La
sfilata, iniziata alle ore 9.00, è stata aperta da uno striscione con il motto
della 91ª Adunata: “Per gli alpini non esiste l’impossibile”, seguito da quello
con la frase “Adunata del ricordo per la pace”, a richiamare il messaggio che l’Ana,
nel Centenario della fine della Grande Guerra, ha voluto caratterizzasse tutta
la manifestazione e che è stato raffigurato anche dal logo dell’Adunata: una
colomba simbolo di fratellanza tra i popoli. Hanno, quindi, sfilato i reduci
sui fuoristrada, gli alpini all’estero e, via via, quelli delle 80 Sezioni
italiane, un fiume 80 mila penne nere che è durato per 13 ore, fino a sera. A
raccontare gli alpini in sfilata, si sono alternati gli speaker Guido Carlo
Alleva, Manuel Principi, Nicola Stefani e Francesco Brighenti.
Per
ultima in corteo, ha sfilato con il buio la Sezione Ana di casa con il vessillo
scortato dal presidente di Trento, Maurizio Pinamonti, visibilmente orgoglioso
per aver portato l’Adunata nella sua Città, ed è la quinta volta. Quindi, i
responsabili del Comitato Organizzatore Adunata guidati dal presidente, Renato
Genovese. Il passaggio della stecca – che evoca la trasmissione degli onori e
oneri della complessa organizzazione di un’Adunata – tra i presidenti,
Pinamonti e Luigi Boffi di Milano, presenti i sindaci di Trento, Alessandro
Andreatta, e l’assessore di Milano, Mario Granelli, ha suggellato il passaggio
di consegne che porterà il 10, 11 e 12 maggio 2019 l’Adunata degli Alpini nel
capoluogo lombardo. Sarà la quarta Adunata sotto la Madonnina.
I
numeri dell’Adunata
500.000
Persone presenti a Trento.
80.000
Alpini in sfilata per 12 ore.
7.200
Posti negli alloggi collettivi allestiti in 68 palestre della Città.
52.000 Tricolori venduti.
120
Milioni di ricadute economiche (di cui l’80% sul territorio interessato dall’Adunata).
800 Volontari della Protezione Civile Ana
impegnati nei giorni dell’Adunata.
90.000
Visitatori alla Cittadella della Protezione Civile.
75.000
Visitatori alla Cittadella degli Alpini.
440
Persone visitate e dimesse nei Posti medici avanzati allestiti in Città.
50.000
Visualizzazioni della diretta streaming su ana.it, per 8.400 ore viste in 20
Paesi.
13.000 Magliette Adunata vendute ai soli
alpini della Sezione di Trento.