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 giovedì 2 febbraio 2012

XVIII CONGRESSO DELL’UNIONE CATTOLICA STAMPA ITALIANA – CASERTA

UCSI SICILIA RAPPRESENTATA AL CONSIGLIO NAZIONALE

di Redazione


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La Sicilia rappresentata a livello nazionale per il prossimo quadriennio. Questo l’esito del XVIII Congresso dell’UCSI (Unione cattolica della stampa italiana) conclusosi a Caserta. Durante l’elezione, tenutasi domenica 29 gennaio, sono stati eletti consiglieri nazionali Crisostomo Lo Presti di Messina e Marilisa Della Monica di Agrigento; al collegio dei garanti, Rossella Jannello e, infine, al collegio dei revisori dei conti come sostituto, Luciano Bugliari, di Caltagirone. Oltre alle nuove cariche i 65 delegati provenienti dalle varie regioni italiane hanno partecipato alla discussione e approvazione del nuovo statuto e affrontato il tema su La credibilità dell’informazione in Italia: verso un giornalismo di servizio pubblico. Andrea Melodia è stato riconfermato presidente dell’Ucsi dai delegati al XVIII congresso dell’unione. Rieletti, anche, il vice presidente Pino Nardi, il segretario nazionale, Franco Maresca e il tesoriere Mariella Cossu.

Nella giunta esecutiva troviamo un altro siciliano, il catanese Gaetano Rizzo, insieme a rappresentanti di altre regioni come Pino Nano, Guido Mocellin, Luigi Ferraiuolo e Donatella Trotta. Per il collegio dei garanti è stata eletta la catanese Rossella Iannello, insieme a Francesco Birocchi (presidente), e Mauro Banchini. Otto i delegati partiti dalla Sicilia per l’importante appuntamento elettivo dell’Unione cattolica della stampa italiana con Crisostomo Lo Presti e Domenico Interdonato di Messina, Luciano Bugliari di Caltagirone, Nuccia Morselli di Caltanissetta, Renato Pinnisi di Enna, Orazio Vecchio e Antonio Foti di Catania e Marilisa Della Monica di Agrigento. Capo delegazione il presidente dell’UCSI Sicilia, Peppino Vecchio. Al termine del congresso i delegati hanno votato all’unanimità il documento finale dell’UCSI che conferma e sottolinea il ruolo dell’associazione nell’ambito dell’informazione italiana.

Qui di seguito pubblichiamo la lettera del presidente Crisostomo Lo Presti, neo consigliere nazionale

Carissimi,
con la preziosa e sempre puntuale collaborazione di Domenico Interdonato sono in grado di raggiungere molti soci dell’Ucsi-Sicilia per manifestare il mio “grazie” convinto e sentito alla delegazione isolana, magistralmente, guidata dal presidente regionale Pippo Vecchio, per la mia elezione al Consiglio Nazionale dell’Unione Cattolica Stampa Italiana. Un risultato che premia un triennio di convergenza e positività nella gestione della sezione di Messina, attuata attraverso forme di sinergia interna e collettiva che Le ha permesso di raggiungere livelli di alto profilo. Per questo ringrazio il consulente ecclesiastico, mons. Giacinto Tavilla, il prof. Salvatore Catanese, il vicepresidente prof. Angelo Sindoni, il segretario Armando Russo, l’addetto alla comunicazione Domenico Interdonato, tutto il direttivo e quei soci che hanno voluto manifestare la loro fattiva solidarietà con una vicinanza affettuosa e positiva. Un grazie particolare al prof. Carmelo Garofalo, presidente regionale onorario, decano dei giornalisti italiani e fondatore dell’Ucsi in Sicilia che, con la sua sapienza, la sua signorilità e il suo acume, è stato un faro per tutti noi. La sezione di Messina, dal congresso di Caserta, è uscita con un risultato apprezzabile nell’elezione del sottoscritto al consiglio nazionale, ma ha dovuto sacrificare la presenza nella dirigenza di un asse portante dell’istituzione: Salvatore Catanese che per anni ha presieduto il Collegio dei revisori dei Conti, vero pilastro dell’Unione a livello centrale e periferico, di antica esperienza professionale e nel campo della comunicazione presente da più di 40 anni nell’attività Ucsi nell’isola e a Roma. Una realtà che amareggia tutti noi di Messina, così come ho avuto modo di manifestare, pubblicamente, al presidente nazionale Andrea Melodia a cui ho sollecitato una pronta ripresa della collaborazione a livello romano del prof. Catanese attraverso forme d’impegno da studiare e valutare. Questo per non privare l’Unione di un apporto prezioso e per non mortificare una figura significativa. Tanto sentivo di dire nello spirito di collaborazione e di amicizia che ha caratterizzato i lavori del Congresso che ha visto la Sicilia affermarsi come regione-guida.

A tutti gli eletti l’augurio di buon lavoro nella consapevolezza che la gestione Vecchio abbia saputo portare l’isola a livelli mai accarezzati, anche, solo sulla più elementare speranza di successo e di presenza. È il risultato di una ripresa, dopo l’infelice gestione Galatà, nella prospettiva di, sempre, maggiori successi.

Io mi rimetto, per l’espletamento del compito affidatomi, all’amorevole assistenza di Maria a cui mi rivolgo con la preghiera quotidiana, affinché mi fornisca gli spazi e i termini di una scienza e di una sapienza, senza le quali ogni tentativo di riflessione attiva può risultare vanificato (almeno, per la mia fede e il mio profondo sentire). Grazie, pace e bene.

Crisostomo Lo Presti


 


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