XVIII CONGRESSO DELL’UNIONE CATTOLICA STAMPA ITALIANA – CASERTA
UCSI SICILIA RAPPRESENTATA AL CONSIGLIO NAZIONALE
di Redazione
La Sicilia
rappresentata a livello nazionale per il prossimo quadriennio. Questo l’esito del XVIII
Congresso dell’UCSI (Unione cattolica
della stampa italiana) conclusosi a Caserta. Durante l’elezione, tenutasi
domenica 29 gennaio, sono stati eletti consiglieri nazionali Crisostomo Lo
Presti di Messina e Marilisa Della Monica di Agrigento; al collegio dei garanti,
Rossella Jannello e, infine, al collegio dei revisori dei conti come sostituto,
Luciano Bugliari, di Caltagirone. Oltre alle nuove cariche i 65 delegati
provenienti dalle varie regioni italiane hanno partecipato alla discussione e
approvazione del nuovo statuto e affrontato il tema su La credibilità dell’informazione in Italia: verso un giornalismo di
servizio pubblico. Andrea Melodia è stato riconfermato presidente dell’Ucsi
dai delegati al XVIII congresso dell’unione. Rieletti, anche, il vice
presidente Pino Nardi, il segretario nazionale, Franco Maresca e il tesoriere
Mariella Cossu.
Nella giunta
esecutiva troviamo un altro siciliano, il catanese Gaetano Rizzo, insieme a
rappresentanti di altre regioni come Pino Nano, Guido Mocellin, Luigi Ferraiuolo
e Donatella Trotta. Per il collegio dei garanti è stata eletta la catanese
Rossella Iannello, insieme a Francesco Birocchi (presidente), e Mauro Banchini.
Otto i delegati partiti dalla Sicilia per l’importante appuntamento elettivo
dell’Unione cattolica della stampa italiana con Crisostomo Lo Presti e Domenico
Interdonato di Messina, Luciano Bugliari di Caltagirone, Nuccia Morselli di
Caltanissetta, Renato Pinnisi di Enna, Orazio Vecchio e Antonio Foti di Catania
e Marilisa Della Monica di Agrigento. Capo delegazione il presidente dell’UCSI
Sicilia, Peppino Vecchio. Al termine del congresso i delegati hanno votato all’unanimità
il documento finale dell’UCSI che conferma e sottolinea il ruolo dell’associazione
nell’ambito dell’informazione italiana.
Qui di seguito
pubblichiamo la lettera del presidente Crisostomo Lo Presti, neo consigliere
nazionale
Carissimi,
con la preziosa e sempre puntuale collaborazione di Domenico Interdonato sono
in grado di raggiungere molti soci dell’Ucsi-Sicilia per manifestare il mio “grazie”
convinto e sentito alla delegazione isolana, magistralmente, guidata dal
presidente regionale Pippo Vecchio, per la mia elezione al Consiglio Nazionale
dell’Unione Cattolica Stampa Italiana. Un risultato che premia un triennio di
convergenza e positività nella gestione della sezione di Messina, attuata
attraverso forme di sinergia interna e collettiva che Le ha permesso di
raggiungere livelli di alto profilo. Per questo ringrazio il consulente
ecclesiastico, mons. Giacinto Tavilla, il prof. Salvatore Catanese, il
vicepresidente prof. Angelo Sindoni, il segretario Armando Russo, l’addetto
alla comunicazione Domenico Interdonato, tutto il direttivo e quei soci che
hanno voluto manifestare la loro fattiva solidarietà con una vicinanza
affettuosa e positiva. Un grazie particolare al prof. Carmelo Garofalo,
presidente regionale onorario, decano dei giornalisti italiani e fondatore dell’Ucsi
in Sicilia che, con la sua sapienza, la sua signorilità e il suo acume, è stato
un faro per tutti noi. La sezione di Messina, dal congresso di Caserta, è
uscita con un risultato apprezzabile nell’elezione del sottoscritto al consiglio
nazionale, ma ha dovuto sacrificare la presenza nella dirigenza di un asse
portante dell’istituzione: Salvatore Catanese che per anni ha presieduto il
Collegio dei revisori dei Conti, vero pilastro dell’Unione a livello centrale e
periferico, di antica esperienza professionale e nel campo della comunicazione
presente da più di 40 anni nell’attività Ucsi nell’isola e a Roma. Una realtà
che amareggia tutti noi di Messina, così come ho avuto modo di manifestare,
pubblicamente, al presidente nazionale Andrea Melodia a cui ho sollecitato una
pronta ripresa della collaborazione a livello romano del prof. Catanese
attraverso forme d’impegno da studiare e valutare. Questo per non privare l’Unione
di un apporto prezioso e per non mortificare una figura significativa. Tanto
sentivo di dire nello spirito di collaborazione e di amicizia che ha
caratterizzato i lavori del Congresso che ha visto la Sicilia affermarsi come
regione-guida.
A tutti gli
eletti l’augurio di buon lavoro nella consapevolezza che la gestione Vecchio abbia
saputo portare l’isola a livelli mai accarezzati, anche, solo sulla più
elementare speranza di successo e di presenza. È il risultato di una ripresa,
dopo l’infelice gestione Galatà, nella prospettiva di, sempre, maggiori
successi.
Io mi rimetto,
per l’espletamento del compito affidatomi, all’amorevole assistenza di Maria a
cui mi rivolgo con la preghiera quotidiana, affinché mi fornisca gli spazi e i
termini di una scienza e di una sapienza, senza le quali ogni tentativo di
riflessione attiva può risultare vanificato (almeno, per la mia fede e il mio
profondo sentire). Grazie, pace e bene.
Crisostomo Lo
Presti
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