Abbiamo
avuto il piacere di incontrare alle Canarie, Isola di Tenerife, in località San
Cristobal de La Laguna, l’avvocato Giuseppe Stabile, consigliere del Cgie per
la Penisola Iberica e le Isole Canarie. L’incontro si è svolto, recentemente,
nel salone di un elegante Hotel del luogo, davanti a un invitante cappuccino.
Con l’avv. Stabile, di origine catanese, ma ormai da diversi anni inserito con
la sua famiglia nell’arcipelago Canario, siamo riusciti a fare una chiacchierata
che poi si è tramutata in un’interessante intervista.L’obiettivo
del Progetto Sicilia nel Mondo è
quello di far conoscere le diverse realtà in cui vivono e operano i nostri
amici siciliani sparsi per il mondo. Quando capita di incontrarsi e parlare con
un conterraneo è sempre un piacere, anche per capire meglio chi vive all’estero,
carpire le sensazioni, per poi fissarle in un’intervista e condividerle.
Qual è l’area di sua
pertinenza nel CGIE e quali sono le ultime novità del suo mandato?
“La competenza della carica è estesa al
territorio della Spagna e del Portogallo, con l’incarico di segretario della VI
Commissione Tematica Stato, Regioni, Province Autonome, CGIE, componente del
gruppo di interlocuzione con gli omologhi europei per il perseguimento in tale
ambito di obiettivi comuni”.
Quali sono le sue
attività in favore della comunità italiana e siciliana residente?
“In aggiunta all’attività generica di tutela
dei diritti, si cerca di facilitare il mantenimento dell’identità culturale e
linguistica, l’integrazione nel territorio ospitante e contribuire nel
rafforzamento delle politiche rivolte alle nostre comunità all’estero”.
Cosa ritiene che PSM o la
Sicilia possa fare in favore dei siciliani all’estero? Soprattutto per le nuove
generazioni?
“Ho da sempre sostenuto l’importanza strategica
dell’associazionismo al quale, ancora oggi, non sembrerebbe sia stata garantita
la visibilità sufficiente. Un importante anello di supporto alle componenti
istituzionali nazionali ed estere, senza prescindere dalla realtà regionale,
oggi in difficoltà dovuta all’esodo di giovani e meno giovani, prevalentemente
spinti a muoversi in altri Paesi alla ricerca di migliori condizioni di vita
e/o di opportunità lavorative”.
Com’è vista la situazione
italiana in Spagna e come vive la comunità siciliana alle Canarie?
“Come ho avuto modo di dire in altre
circostanze, l’opinione sul Paese Italia è senz’altro positiva. Tra l’altro, l’Italia
è riuscita a ottenere posizioni importanti nell’economia spagnola (vds. l’acquisizione
della società elettrica Endesa, la rilevanza di ‘Tele 5’ Gruppo Mediaset nel
settore televisivo). Tuttavia, l’immagine sugli italiani, specie nel territorio
canario, continua a essere controversa”.
Nel suo Paese di
residenza arrivano giovani siciliani per studio o in cerca di lavoro?
“In generale, alle Isole Canarie si registra
un elevato aumento di arrivi di connazionali in età pensionabile, ma anche di
giovani, soprattutto in cerca di lavoro”.
Cosa pensa della Sicilia?
“In ogni italiano, dimora la genuinità del
proprio luogo di origine che rappresenterà e ha rappresentato l’Italia e le Regioni
nelle sue tradizioni storiche, culturali, enogastronomiche, etc. Nuove e
concrete politiche di sviluppo potrebbero incentivare il ritorno in Patria che,
arricchito dalle nuove esperienze internazionali, unitamente alla risorsa degli
italiani all’estero, ricostruirebbe quel meraviglioso territorio chiamato
Italia!”.