Tutto
ebbe inizio, per caso, quando ad appena 12 anni debuttò al “Teatro delle Muse”
di Roma in Passo Falso. Da lì, pian piano scoprì il suo amore, sempre più forte
per la recitazione. A 16 anni, fu al fianco di Elsa de Giorgi in Sangue+fango=Logòs
Passione. Vinse il biglietto d’oro a Taormina per “Orfani”, poi, il Premio come
miglior attore emergente ed esordiente. Lo vediamo anche in Dostoievskij,
Koltès... e altri importanti spettacoli teatrali.
Al
cinema, grazie a Roma, Paris, Barcellona vince il Premio “De Sica”, il Sacher d’oro
come migliore attore in Mario, Maria e Mario... tra i prestigiosi premi anche L’Efebo
d’oro e il David di Donatello come protagonista de “Il giudice ragazzino”. Diventa,
poi, famosissimo grazie al ruolo del medico più famoso d’Italia che ha
conquistato ogni famiglia, tenendola incollata alla Tv. Stiamo parlando proprio
di lui, Giulio Scarpati, il dottor Lele in “Un Medico in Famiglia” che ha
risposto a delle domande (nonostante la grande folla di fans) con tanta
gentilezza, simpatia, nella sua diretta speciale tramite Facebook. Giulio
Scarpati, attore anche in Cugino e Cugino, la famiglia in Giallo, “L’uomo della
Carità”, Don Zeno (e altri capolavori) e docente presso la sua Scuola di
Recitazione Percorsi d’Attore, si racconta con amore, con passione per i
lettori di “FiloDirettoNews”, facendoci viaggiare a bordo delle sue emozioni d’attore.
Qual è la “scintilla” che
ti ha fatto capire di voler diventare attore?
“Avevo un’attitudine, mi piaceva fare l’attore.
Come capita, spesso, nel nostro campo... uno è timido e quando recita si sente
più ‘protetto’ dal fatto che non sei tu. Questo, sicuramente, mi ha spinto.
Quello che mi ha convinto è stato quando sul palcoscenico ho provato la
sensazione di essere completamente a mio agio nel raccontare un personaggio e
il pubblico seguiva perfettamente tutte le emozioni che raccontavo. Questo ti
dà una felicità enorme, impagabile e quando la provi non vuoi smettere mai!”.
Cosa ami del tuo noto
personaggio Lele di Un Medico in Famiglia?
“Forse la sua capacità di saper ascoltare le
persone. È una caratteristica vincente del personaggio. Non a caso, tutti si
confidavano con lui. Gli confidavano preoccupazioni, pensieri, difficoltà. È una
persona che dà fiducia... senti di potergli affidare un tuo problema, per
questo, spesso, si trova nei ‘casini’ , perché doveva dar retta un po’ a tutti”.
Puoi mandare un saluto
speciale a tutti i lettori di FiloDirettoNews?
“Un Ciao a tutti i lettori di ‘FiloDirettoNews’
e... andiamo avanti!” (Sorride)