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 giovedì 4 maggio 2017

MASSA SAN GIORGIO

Gruppo Scout “AGESCI” Messina 11: “Lasciate il mondo migliore di come l’avete trovato”

di Redazione


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“Lasciate il mondo migliore di come l’avete trovato”. Così recita una delle massime più famose di Sir Baden Powell, colui che cent’anni fa ha fondato lo scoutismo. E sabato scorso è stata fatta propria dal Gruppo Scout “AGESCI Messina 11” che ha ottenuto, in “adozione” dal Comune di Messina, una porzione della piazzetta del SS. Rosario di Castanea delle Furie, proprio con lo scopo di curare e, se possibile, migliorare, un angolo del territorio. Il “Messina 11” è il più giovane dei gruppi scout della Zona dello Stretto.

Fondato solo tre anni fa, ha sede a Massa San Giorgio presso la locale Parrocchia, ma si rivolge ai ragazzi di tutti i villaggi collinari. Con questo progetto, frutto di una convenzione con il Comune, i capi scout ed i “Lupetti” si sono rimboccati le maniche con lo scopo di ridisegnare l’immagine di un angolo della piazzetta, fino ad ora un semplice e anonimo relitto di marciapiede. “Siamo per la cultura del fare – sostengono i Capi del “Messina 11” – l’impegno è quello di dare valore ai nostri bambini e ragazzi attraverso iniziative entusiasmanti e lo sviluppo delle proprie capacità, adottando comportamenti e stili di vita sani, sia dal punto di vista morale che materiale, e la crescita del gruppo nei numeri e nella forza”.

Infatti, se da una parte l’idea è quella di migliorare un angolo di territorio, dall’altra l’obiettivo dell’iniziativa è quello di educare i bambini alla cura del bene comune, all’impegno in attività sociali, ovviamente in sintonia con la loro età, rendendoli nel contempo “protagonisti” dell’ambiente in cui vivono. Così, inaugurato sabato 29 aprile, alla presenza dell’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua, è nato il “Largo della Fratellanza”, così chiamato quest’angolo di piazzetta, con lo scopo di sottolineare un sentimento che, ora più che mai, necessita che sia rispolverato nel cuore e nell’anima di tutti noi, sia sotto il profilo civile che secondo il messaggio cristiano. Viviamo, infatti, un’epoca di intensa trasformazione della società verso la multiculturalità, ma, allo stesso tempo, percepiamo un sempre più serpeggiante sentimento di intolleranza.

Al bando, quindi, le diversità, al bando il concetto del “io sono io”, “tu sei tu”, a tutti i livelli, poiché, spesso, non occorre neanche andare molto lontano. Chiusure, campanilismi e barricate sollevate a protezione di anacronistici “orticelli” sono, spesso, presenti anche nelle nostre piccole comunità. Il “Largo della Fratellanza”, quindi, è stato progettato secondo la prospettiva offerta dagli occhi dei bambini, concentrati su quello che rappresenta il loro principale modo di essere e di divertirsi: il Gioco. E così, da una parte del marciapiede, la “fratellanza” è stata, simbolicamente, espressa dai “Lupetti” con un semplice “ciao” scritto nelle lingue del mondo più rappresentative, seguendo un ideale cammino internazionale segnato da piccole orme, vivacemente colorate. Dall’altra parte della strada, invece, sul marciapiede ha preso vita uno dei giochi più antichi, il campanaro.

Un gioco che ha animato ore di spensieratezza di tutti noi per le strade e le piazze delle nostre contrade e che oggi i “Lupetti del Messina 11” ripropongono a qualsiasi protagonista, bambino o adulto che sia, senza limiti o frontiere di qualsivoglia natura. Unici ingredienti: un piccolo sasso e tanta voglia di divertirsi tutti insieme all’aria aperta. La cornice di fiori e di colori, e uno splendido e sorridente sole dipinto accanto al campanaro, ricordano pure la bellezza della natura e dell’ambiente che tutti noi dobbiamo impegnarci a curare. In tal senso, bellissime sono state le parole dette da don Marco D’Arrigo, assistente ecclesiastico della zona dello Stretto, che, durante la cerimonia di inaugurazione, ha pure accompagnato i “Lupetti” a comporre dei pensieri sulla cura del creato, dono di Dio, scrivendole, direttamente, sulle fioriere autocostruite con materiali riciclati, poiché, si sa, lo scout è pure laborioso ed economo.

Gli scout miglioreranno il mondo? Certamente, daranno del loro meglio, secondo il motto dei “Lupetti”. Di sicuro, chi, grande o piccino, d’ora in poi passerà dal “Largo della Fratellanza”, potrà immergersi in un mondo dove il colore, la vitalità e la gioia dei bambini possono essere capaci di abbattere ogni frontiera e, magari, sassolino alla mano, non resisterà alla voglia di fare quattro salti, alla vecchia maniera, sul campanaro del “Messina 11”.


 


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