RECENSIONE
Film “Grandi Speranze”
di Maria Schillaci
Raccontare
un grande classico con l’enorme talento di attori, perfettamente, immersi nel
mondo di Dickens, nelle storie ed emozioni da lui descritte, facendole rivivere
su grande e piccolo schermo... questa è la formula magica creata dal regista
Mike Newell per il film “Grandi Speranze”
(“Great Expectations”, 2013).Ci
troviamo nell’Inghilterra del 1812, il piccolo Pip cresce tra le ire e la
violenza della sorella e vede come figura paterna Joe, marito di sua sorella,
un fabbro, uomo dal cuore buono che lo ama come un figlio. Pip diede da
mangiare a un uomo affamato, un evaso dalla prigione che poi verrà, nuovamente,
incarcerato. Quell’uomo ricorderà sempre la buona azione del piccolo Pip.
Un
giorno, Pip viene chiamato nella casa di Miss Havisham, una dama che vive nell’ombra
della sua stanza, senza mai vedere la luce del sole, indossando sempre l’abito
da sposa, senza più contare i giorni, né le ore, sempre ferma a quel momento
traumatico in cui venne abbandonata prima di sposarsi. Con lei vive una
splendida bambina, Estella, di cui Pip s’innamora. Estella, però, è stata
cresciuta da Miss Havisham, senza sentimenti nel cuore, come uno strumento per
vendicarsi dell’abbandono subìto.Pip,
poi tornò nella sua casa e crebbe seguendo le orme di Joe, imparandone il
mestiere di fabbro. Era, ormai, un ragazzo e, improvvisamente, gli dissero che
un misterioso benefattore gli aveva lasciato un’immensa fortuna. Pip pensò,
immediatamente, che la benefattrice fosse Miss Favisham (che glielo lasciò
credere). Fu chiamato da lei e rivide Estella, diventata una meravigliosa
ragazza. Pip rimane folgorato, guardandola.
Il
giovane Pip divenne un fantastico gentiluomo, ma il suo cuore sensibile dovette
affrontare moltissime amarezze. La bellissima Estella è stata educata ad avere
un cuore di ghiaccio e non riuscendo a comprendere il suo sentimento, così
immenso e romantico, decise di sposarsi con un uomo perfido da cui Pip cercò,
invano, di metterla in guardia.A
un tratto, Pip perse tutta la sua fortuna. Incontrò, poi, il suo vero
benefattore, l’uomo povero che aveva aiutato da piccolo, che dopo aver lavorato,
duramente, diede tutti i suoi beni a lui, notizia che sconvolse Pip. Il
benefattore Magwitch tornò per poter vedere Pip da grande, pur rischiando,
nuovamente, la prigione. Pip organizzò un piano per far sì che non venisse
arrestato, fuggendo con lui su una barca, ma la polizia lo trovò e Magwitch
morì ferito, addolorando il giovane ragazzo. Miss Havisham morì in un incendio,
nonostante Pip cercò di salvarla.
Fu
Joe a saldare tutti i debiti di Pip, che gliene fu grato a vita. Dopo anni,
inaspettatamente, Pip ricevette una lettera di Estella che desiderava
rivederlo. Spiegò lui che suo marito era morto e che, come da previsione, le
aveva regalato una vita amara. Pip era ancora innamorato di lei, i due, infatti,
si presero per mano, le loro grandi speranze per un futuro migliore stavano per
divenire realtà.“Grandi Speranze”
è un vero e proprio capolavoro
letterario, che rivive grazie a Mike Newell con il suo sorprendente cast. Il
talento e l’espressività del piccolo Pip (Toby Irvine) e del giovane Pip (Jeremy
Irvine) insieme a tutti gli attori (Helena Bonham Carter: Miss Havisham; Ralph
Fiennes: Magwitch; Jason Flemyng: Joe ; Holliday Grainger: Estella) hanno reso
questo film un tripudio di emozioni, un vero e proprio “salto indietro nel
tempo”, dentro il fascino di un mondo antico, misterioso, con valori preziosi,
tra cui l’amore, per cui si lottava oltre ogni tremenda difficoltà, oltre ogni
cosa. E, alla fine, dopo le più forti tempeste, le “Grandi Speranze” dei
protagonisti divengono realtà.
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