SAN MINIATO
Alla giornalista e scrittrice Romina Gobbo il Premio “Stella dell’Arte”
di Redazione
Sono
stati consegnati, sabato 14 gennaio, nella Sala del Trono del Palazzo Vescovile
di San Miniato (Pisa), i riconoscimenti che l’“UCAI” (“Unione Cattolica Artisti
Italiani”), assegnati dal 2009 attraverso il Premio “Stella dell’Arte”.
I premiati sono: Tamassociati di Simone Sfriso, Massimo Lepore e Raul Pantaleo
per l’Architettura; - Natale Addamiano per le Arti Visive; - Romina Gobbo per
la Letteratura; - Salvatore Vivona per la Musica; - e Sandro Lombardi per il
Teatro.A
consegnare il premio – la
riproduzione in scala, in ceramica, della stella in marmo bianco e verde
incastonata nella facciata della Cattedrale di Santa Maria Assunta e Genesio
Martire di San Miniato, simbolo della stella polare –, il vescovo mons. Andrea
Migliavacca, che detiene il primato di vescovo più giovane d’Italia. L’obiettivo
dell’iniziativa è quello di valorizzare
e dare riconoscimento all’attività ed ai risultati di quanti, nelle rispettive
discipline di competenza, si sono dedicati all’Arte. Nell’occasione, c’è stato anche il passaggio di consegne fra il
presidente uscente, Luca Macchi, e il nuovo eletto, Fabrizio Mandorlini. Di
recente nomina, anche il direttore spirituale dell’Associazione, don Francesco
Ricciarelli. Prende il posto di don Luciano Marrucci, ideatore del Premio “Stella dell’Arte”, recentemente scomparso; di lui è stato proposto
un ricordo durante la cerimonia.
I
profili dei vincitori, in breve: Tamassociati è un team italiano di architetti,
con sede a Venezia, ma conosciuto in ambito estero per aver realizzato alcuni
ospedali di Emergency in aree di crisi. Nel suo carnet, alcuni dei premi più
prestigiosi, come l’Aga Khan, “Award for
Architecture” 2013. In Italia, hanno esposto alla Triennale di Architettura
a Milano e hanno curato il Padiglione Italia presso la Biennale Internazionale
di Architettura, nel 2016, a Venezia. Natale Addamiano, barese, classe 1943,
inizia la carriera professionale nel 1973 insegnando presso la cattedra di
Pittura dell’Accademia di Bari e, dal 1976, all’Accademia di Brera. Partecipa a
Milano alla VI “Triennale dell’Incisione”
(1991) e alla XXXII “Biennale”
(1994). Espone nelle principali città italiane. Nel 2003, inaugura cinque
mostre personali in Giappone e, nel 2004, viene invitato a Cracovia, all’Istituto
italiano di cultura, dove espone trenta opere. Romina Gobbo, vicentina, è
giornalista e scrittrice. Corrispondente per “Avvenire”, “Credere” e “Famiglia
Cristiana”, ha lavorato parecchio in aree di crisi, Africa sub-sahariana e
Medio Oriente. Dal 2016, produce, settimanalmente, la trasmissione web “L’incontro degli amici”, dedicata ad
Islam e mondo arabo, ponte d’incontro fra le culture, anche sotto il profilo
letterario.
Nel
2016, vince il Premio “Fatema Mernissi”,
dedicato alla sociologa e scrittrice marocchina, considerata un’avanguardia del
femminismo islamico. Salvatore Vivona, palermitano, è diplomato in Organo e
Composizione organistica, Musica corale e Direzione di coro, e ha conseguito la
laurea di II livello in Direzione di Coro – Musica sacra. Organista,
compositore e maestro di Cappella del Duomo di Monreale, è vincitore di diversi
concorsi nazionali di composizione di musica sacra. È autore di musica vocale
sacra, da concerto, messe e canti, destinati alla Liturgia. Sandro Lombardi
(Poppi nel 1951) è attore e scrittore. Nel suo romanzo di formazione, “Gli anni felici. Realtà e memoria nel
lavoro dell’attore” (Garzanti, 2004), racconta la progressiva scoperta del
teatro, ma anche della pittura, della musica e della poesia. Svolge una
personale ricerca sul lavoro dell’attore, praticando un teatro di poesia che
coniuga drammaturgia in versi e scrittura scenica, che lo porta ad ottenere
numerosi premi, tra cui “Primo amore” di S. Beckett (1989).
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