MANDANICI
“Il tappeto della vita” contro la violenza di genere
di Redazione
Si
è tenuta a Mandanici, in occasione
della “Giornata Internazionale contro la
violenza sulle Donne”, un’imponente Manifestazione
denominata “Il tappeto della vita contro
la violenza di genere”. L’evento,
promosso dall’Amministrazione Comunale di Mandanici, è stato moderato dall’avv.
Silvana Paratore che ha indossato scarpe rosse del Calzaturificio “Angelo
Salice” di Messina, azienda che ha aderito alla “Campagna Internazionale contro la violenza sulle donne”. Incisivo
l’intervento del sindaco di Mandanici,
Armando Carpo, che ha affermato come compito delle Istituzioni sia quello di
favorire iniziative pubbliche per aiutare a trasmettere in tutta la società la
cultura del contrasto alla violenza sulle Donne. Coordinatrice della manifestazione la presidente del Consiglio
Comunale di Mandanici, avv. Annita Misiti.
Intervenuti
all’incontro i rappresentanti (sindaci,
assessori) dei Comuni Ionici della Sicilia, in una gremitissima Chiesa di Santa
Domenica, il cui parroco Don Luciano D’Arrigo, dopo la benedizione del tappeto
lungo il centro storico di Mandanici, partendo dalla Via Torrente Cavallo –
richiamando Papa Francesco –, ha espresso l’augurio affinché tutte le donne
possano sentirsi afferrate da mani che non le umiliano, ma che con tenerezza le
sollevano e le conducono sulla strada della vita, libere e non sopraffatte dal
dramma della violenza e dalla cupidigia degli uomini.
Ha
suscitato interesse l’intervento dell’avv. Carmen Curro, pres. del “CEDAV” Onlus,
sul quale impulso, con la collaborazione della Prefettura, si è dato vita ad un
protocollo interistituzionale tra i vari enti pubblici e privati, perché si
realizzino attività di sistema più efficaci rispetto ad interventi isolati.
Attenzione ha suscitato il suo richiamo ai dati statistici di un fenomeno,
quello della violenza sulle donne, ampio e diffuso: 6milioni 788mila donne
hanno, nel corso della loro vita, subito una qualche forma di violenza fisica o
sessuale; il 31,5% delle donne tra il 16 e i 70 anni; il 20,2% ha subito
violenza fisica; il 21% violenza sessuale; il 5,4 % forme più gravi di violenza
sessuale come stupri. Le donne straniere – ha aggiunto – hanno subito violenza
fisica o sessuale in misura simile alle italiane nel corso della vita. I
partner attuali o ex commettono le violenze più gravi ed aumenta la percentuale
dei figli che hanno assistito ad episodi di violenza sulla propria mamma.
Presenti
all’evento delle Istituzioni Scolastiche
con la dirigente dell’Istituto comprensivo di Santa Teresa di Riva, Enza
Interdonato che ha affermato come la scuola sia il luogo ideale per fornire
modelli alternativi di comportamento e relazione con l’altro sesso. Commovente
il monologo sul tema portato in scena
dai ragazzi della 3B dell’Istituto. Tra gli altri relatori, la presidente del
Centro Antiviolenza “Al tuo fianco”, avv. Cettina La Torre, e la responsabile
del “Telefono Rosa”, dott. Antonella Caltabiano. Toccante la testimonianza di una donna che, non
mostrando il proprio volto alla platea, ha raccontato la sua storia di soprusi
e violenze di un marito che le ha provocato forti sofferenze con continui
comportamenti lesivi del suo corpo e della sua anima. Interessante il
contributo della dott. Santina Restifo, responsabile sindacato “Cofial” sez. di
Roccalumera, che ha affermato come occorra diffondere un’informazione corretta
sul tema delle molestie sui luoghi di lavoro.
Presente
all’incontro anche la presidente dell’Osservatorio
permanente dei Beni Culturali dell’Unione delle Valli Ioniche Peloritane,
Antonina Foti, che ha sostenuto come fermare la violenza sulle donne sia un
impegno prioritario di tutti i territori. A conclusione dell’evento, la consegna di ricordi realizzati artigianalmente a tutti coloro che,
a vario titolo, hanno contribuito alla riuscita dell’evento e l’interpretazione
di una poesia tratta da William Shakespeare, a cura dell’attrice Anna Maria
Ramuglia. In piazza Duomo, il flash mob e l’accensione di mongolfiere per
simboleggiare la necessità di educare i più giovani al rispetto delle donne
perché l’amore non può e non deve uccidere! Presente all’evento, il presidente dell’Osservatorio di Etnoantropoligia
culturale Archetipi e Territorio, dott. Giuseppe Mento.
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