CONVERSIONE
L’inglese Chesterton verso la gloria degli altari
di Alfonso Saya
Avviato
verso la “Gloria degli Altari”, lo scrittore inglese Chesterton, l’ideatore di “Padre
Brown”, l’apostolo del buonumore, amato da molti Papi compreso l’attuale, che
approvò una preghiera privata per la sua beatificazione, si accostò alla fede
grazie alla moglie e alla lettura del libro di Giobbe, e si è convertito anche
grazie all’amicizia con Padre John O’ Connor, che gli ha ispirato i “Racconti di Padre Brown”, nel 1922. Fu
amato anche da tanti intellettuali, fra cui Antonio Gramsci e Gandhi. Famoso
come narratore arguto e di fine ironia, nel 1930, fu candidato al “Nobel” per la Letteratura. Fu anche
saggista, critico letterario e poeta. Antimperialista, si oppose alla guerra
boera e nel campo della scienza, all’eugenetica. Fu promotore dell’Indipendenza
irlandese. Tra le Opere di critica
sociale, sono da notare: “Ciò che non va
nel mondo” e “L’utopia degli usurai”.
Conferenziere instancabile, si scagliò contro un solo nemico: la Finanza
disumanizzante e lo strapotere delle Banche che non glielo perdonarono, così,
lo tacciarono di antisemitismo. Lui non si lasciò intimidire ed esaltò la
Chiesa che non offriva solo la via per il cielo, ma anche la dottrina sociale
atta per risolvere il problema sociale. I suoi scritti sono colmi di “uno
stupore e di una gioia contagiosa” che provocarono numerose conversioni nel
campo della cultura, dell’arte e della politica. Basti ricordare, tra le più
famose, quelle dello scrittore Lewis, del guru della comunicazione Marsail
Mcluhan che definì Chesterton “Mistico della concretezza”. Una giornalista si
convertì al Cattolicesimo e fondò il “Movimento
dei Lavoratori Cattolici” che si diffuse negli Stati Uniti. La giornalista
Dorothy Day è avviata anche lei verso la “Gloria degli Altari”.
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