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 giovedì 22 settembre 2016

RECENSIONE

“Il mondo sommerso dell’anima” di Rosalba di Pietro

di Domenica Timpano


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Rosalba di Pietro è una poetessa che guarda il mondo con gli occhi del cuore, che sa cogliere il significato profondo di ogni suo elemento, andando dentro le cose. I suoi versi, che esprimono emozioni vissute con partecipazione, coinvolgono il lettore e lo sensibilizzano. Leggere le poesie di Rosalba è come immergersi in un universo dove genuinità, passione e amore, nella sua accezione più ampia, si colgono in modo chiaro e palpabile. Sulle cifre dell’amore, trattato in primo piano, per amori sognati, desiderati, vissuti, sulle sue stagioni, sulle gioie e sofferenze che comporta, si abbandona come in estasi: “Che viso avrai/ quando uscirai dall’ombra/ e nei miei occhi ti balenerà/ la meta/ del tuo perenne peregrinare/ tra i vicoli sperduti della terra/ nell’errare disperso?”. E ancora: “Incrociai il tuo sguardo profondo/ di verde giada variegata da raggi d’oro/ che carezzevole e ironico mi scrutava/ e profondo penetrava/ le sfumature, gli anfratti, i segreti inconfessati/ del mio spirito…”.

Nei suoi corposi componimenti, la poetessa ci rende partecipi dei ricordi adolescenziali, di quelli struggenti della madre, del godimento provato di fronte alla bellezza della natura:I colori d’autunno/ trionfano regali e melanconici/ oro e bronzo e fulgido rame/ sfumature preziose/ chiome variegate che ondeggiano/ e cantano ai soffi del vento…” degli smarrimenti “Non più zolle aride squarciate dal sole/ e afrore di morte che aleggia nell’aria/ non più secco arido che uccide la vita!” delle sue rivolte, dei turbamenti, del dolore di fronte all’indifferenza cruda, lacerante: “Oscilla danzante il giunco/ si piega/ sotto il vento impetuoso/ invano il suo fischio/ grida aiuto/ nel silenzio ovattato e sordo/ e la neve gelida discende…”. Scritte, talvolta, con un linguaggio narrativo-poetico, con vocaboli evocatori di una fatica esistenziale, di tanta solitudine, ma anche di tanta ricchezza interiore, conquistano il lettore che in quei moti dell’animo, in quei versi, che sono specchio del mondo in cui si vive, s’identifica: “Silenzio …/ ancora e sempre silenzio/ nelle mie notti/ piove sui soffitti, nelle strade deserte/ piove lungo le vie abbandonate dal sole/ piove in questa mia remota stanza/ piove il silenzio…”.

Commuove la sua sensibilità per la sofferenza, per il dolore che si cela nel mondo, che esprime con versi che vengono colti con immediatezza dal lettore:…speranze tradite/ inghiottite dai flutti impietosi/ del buio Mediterraneo./ Tutto naufraga alla deriva/ corpi sommersi, inabissati,/ singhiozzi strozzati, urla vane al vento…”. “Il mondo sommerso dell’anima”, una silloge che racconta in versi la vita con le sue contraddizioni, le sue inquietudini, i suoi valori, si compone di tre parti: la prima raccoglie i componimenti giovanili scritti nell’arco di 20 anni, la seconda quelli dedicati all’amato, la terza quelli composti negli ultimi anni, quelli della maturità.

A Messina, venerdì 23 settembre 2016, alle ore 17.00, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, la presentazione del libro.


 


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