MESSINA – SIRACUSA 3-1
Il primo derby della stagione lo vince l’ACR Messina
di Domenico Interdonato
.jpg) Menomale che abbiamo
vinto, il Siracusa era poca cosa in campo, bisognava batterlo e lo abbiamo
fatto; alla fine, i duemila tifosi presenti si sono divertiti, tre reti e il
battesimo del fuoco del nuovo panzer targato Messina Pozzebon, seguito nel finale
da Milinkovic, che vale un tre a uno. Il timido Russo in porta non ha convinto,
forse perché fregato dall’emozione? Ma poi, quando si vince il ricordo della
gara diventa bello e, allora, tutti a casa contenti e speriamo si apra un buon
filone. Al “F. Scoglio” di Messina, i tifosi hanno visto una partita di fine
agosto che traccia il cammino per i giallorossi di mister Marra, con una
vittoria che muove la classica d’inizio campionato con tre punti e tanto
entusiasmo. Buon tifo sugli spalti, con qualche perplessità iniziale e, dopo
una decina di minuti di studio delle due contendenti, la partita decolla. Tanti
nomi nuovi in campo arrivati negli ultimi giorni, l’ACR Messina si è presentata
con una compagine rivoluzionata, rispetto allo scorso campionato e rispetto
all’inizio stagione, ma ha sviluppato un gioco veloce, discreto fraseggio e
continue penetrazioni nell’area avversaria. Si è visto un gioco frizzantino,
compattezza di squadra e un buon esordio da parte di tutti.
Dopo una rete
annullata a Baldassin, lo scatenato Foresta viene atterrato dal portiere
aretuseo Santurro e l’arbitro, al 31’, assegna un rigore subito realizzato da
Pozzebon. Un Messina votato al raddoppio, viene raggiunto, nella ripresa, dagli
avversari che, nonostante un gioco sterile e ben controllato dai ragazzi di
mister Marra, riescono a raggiungere il pareggio al 60’ con Valente. I
giallorossi non demordono, tirano fuori la grinta e, dopo alcune azioni vicine
alla rete ed un rigore fallito da Pozzebon, vanno in vantaggio con lo stesso
che sigla la sua meritata doppietta. Gli spalti s’infiammano ed il Messina,
spinto dal tifo della curva sud, chiude la partita al 94’ con Milinkovic. Buona
la prima, ma ora bisognerà preparare il super derby con la Reggina di domenica
4 settembre, con la massima attenzione, senza fare proclami bisognerà navigare
a vista, recuperare gli squalificati e gli infortunati e poi lavorare senza
pensare ad altro. Oltre a vedere un bel Messina in campo, ci piacerebbe vedere
qualche persona in più ai botteghini per limitare l’effetto vuoto e l’effetto
“incazzatura” dei tifosi che vogliono tifare Messina e pagare il biglietto senza
estenuanti file.
Inoltre, è brutto sedersi sugli spalti illuminati a giorno e
vedere il vuoto attorno, sicuramente, non aiuta; vuoto di pubblico, di
pubblicità a bordo campo, la mancanza dello sponsor ufficiale, la mancanza
della presentazione ufficiale alla città, le solite erbacce infestanti dentro
allo stadio e attorno a tutta l’area, e chiudo con il problema seggiolini che
sporcano i vestiti, sembra di sedersi sopra un sacco di farina aperto. Il
nostro obiettivo non è quello di deprimere nessuno, anzi vogliamo stimolare a
fare meno sbagli possibili, per cercare di portare avanti, o meglio, in alto il
marchio Messina, ma per fare bene ci vogliono manager esperti e lungimiranti,
con un adeguato supporto economico. Una volta, le società riuscivano a vendere
i calciatori bravi e portavano ricavi in società, oggi l’atto di vendita non
esiste più, va di moda “il mal di pancia” del calciatore e la rescissione del
contratto con un danno economico alla società per mancati introiti. La crisi e
la grande offerta di manovalanza calcistica porta a cambiare e ricambiare, ma
questo alla fine non interessa ai tifosi, a loro basta vincere e, allora,
appuntamento a domenica per il derby dello Stretto.
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