AMARCORD
Wembley ‘86. I Queen in Concerto
di Marco Lo Faro
L’11 e il 12
luglio 1986, presso lo Stadio di Wembley a Londra, ebbero luogo due dei live
storici dei Queen, tappa più importante del Magic Tour, la loro tournée europea
iniziata in seguito alla pubblicazione dell’album “A Kind of magic”. Il Magic Tour fu l’ultimo tour dei Queen con
Freddie Mercury (l’ultima esibizione in assoluto sarà il 9 agosto dello stesso
anno nel parco di Knebsworth). Dall’Evento sarà poi tratto un album, “Live at Wembley ‘86”, che uscirà nel
1992, (ma già nel 1990 era uscito il VHS dei due live) sulla scia del tributo a
Freddie, scomparso a causa dell’AIDS il 24 novembre del 1991. Ultimamente sono
uscite anche delle edizioni in DVD. I Queen tornano allo stadio di Wembley
quasi un anno esatto dopo la loro esibizione al Live Aid, (13/7/1985), giudicata
la migliore in assoluto dell’Evento. I due live risentono delle condizioni non
al meglio della voce di Mercury, stressata dalle continue esibizioni e un
apparato vocale, per quanto molto dotato, tormentato dai noduli. La qualità è
quindi inferiore rispetto ad altri live importanti dei Queen, come ad esempio
il “Live at the Bowl” o il “Live in Montreal”, ma i due concerti a
Wembley hanno una notevole importanza per la storia del Gruppo.
Erano infatti
gli eventi più attesi in assoluto di quel tour. Come tutti i live dei Queen si
crea un rapporto particolare tra Freddie Mercury e il pubblico. Momenti più
rilevanti di questo rapporto sono un’improvvisazione vocale in cui il pubblico
ripete i vocalizzi del cantante e soprattutto l’esecuzione della celebre “Radio Ga Ga”, in cui il ritmo viene
scandito dal battito delle mani del pubblico diretto da Mercury. La scaletta
prevede i brani storici dei Queen, “In
the lap of the gods... revisited”, “Tie
your mother down”, “Another one bites
the dust” e altri, alcune cover e ovviamente i brani dell’ultimo album.
Come di consueto il brano di chiusura è “We
are the champions”. Alla fine del concerto Freddie Mercury rientra sul
palco sulle note di “God Save The queen”
con un lungo mantello e una corona, in un’immagine che è diventata celebre.
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