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 martedì 7 giugno 2016

L’INTERVISTA

Stella della TV: la conduttrice Milly Carlucci

di Maria Schillaci


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L’energia, la grandissima professionalità, la gioia che trasmette con il suo sorriso, a chiunque scelga, con il proprio telecomando, il canale Rai 1, per vedere, il sabato sera “Ballando con le Stelle” è qualcosa di meraviglioso, che conquista qualunque telespettatore! Stiamo parlando proprio di lei, la fantastica conduttrice televisiva Milly Carlucci. Non è solo una donna dalla grande professionalità, ma anche dalla grande tenacia, dal grande cuore, che crede fortemente nei sogni ed augura di realizzarli nel migliore dei modi, come lei stessa mi ha detto, “Sono le grandi passioni quelle che muovono la gente”. La sua allegria, la sua forza contagia chiunque le è vicino e chi la ascolta, come me, che ho avuto la fortuna e l’onore di ricevere la sua telefonata e di poterla intervistare! Ed insieme alla grande Milly, che ringrazio di cuore, andiamo a scoprire le curiosità, le emozioni, i sogni, le speranze, legate al suo grande amore: la televisione!

Carissima Milly Carlucci, potresti raccontarci di come sei diventata una famosa ed amata conduttrice TV, realizzando il tuo sogno nel cassetto?

È stato grazie a Renzo Arbore. C’era un tipo di televisione in quell’epoca, in cui, spesso, le ragazze iniziavano solo facendo le vallette, quindi, portatrici di buste al conduttore, sempre uomo, che conduceva il quiz, il programma o altro. Partire come inviata di Arbore, con la responsabilità di un servizio di cui dovevo curare tutto ed anche andare in video, è stata una partenza di lusso, che ha dato l’occasione a me, come ad altre ragazze del gruppo di entrare dalla “porta principale”, come personaggi dotati di un volto, ma, soprattutto di intelligenza, di un eloquio, di una personalità. Questo è stato veramente il “momento zero”, o meglio, il “momento uno” della mia carriera. Una carriera è fatta di moltissime cose: alti, bassi, momenti si, momenti no. Ad un certo punto, se tu guardi l’insieme di queste cose, riesci ad avere, come dicono gli inglesi un “track record”, un curriculum di successo.

Nel 1992 hai condotto il Festival di Sanremo a fianco di Pippo Baudo. C’è un ricordo particolare del Festival, che ti è rimasto nel cuore? Vorresti parlarcene?

Quel festival è stata un’occasione molto particolare per me, perché quando sono arrivata a Sanremo, su insistenza di Pippo che voleva facessi il festival con lui, avevo appena avuto Patrick da un mese. Patrick è nato il 24 Gennaio e noi siamo andati in onda un mese dopo. Quindi i ricordi sono una specie di girandola, una gincana, montagne russe impazzite, tra il bambino, il ritorno in Italia, le foto, le interviste... queste giornate pazzesche, ma, devo dire, molto divertenti, perchè io non ero responsabile dalla “confezione” di Sanremo, il direttore artistico era Pippo. Io, insieme ad Alba Parietti, a Brigitte Nielsen eravamo le sue compagne di viaggio, ognuna aveva una propria serata, come co-conduttrice, ma, diciamo “lavoro di tutto riposo” rispetto all’enorme massa di lavoro che fa il conduttore/direttore artistico come era Pippo allora, che, per mesi, ha dovuto mettere insieme la “macchina”.

Qual è la cosa che più ami del programma di successo che conduci: “Ballando con le Stelle”?

Guarda, è un programma pieno di energia, pieno di gioia, di musica, di ballo. Ha una lunga preparazione, che vuol dire un lungo processo di casting, veramente, “ci si mette una vita” a tirar fuori, poi, il casting che servirà quell’anno. Alla fine, forse, il momento più entusiasmante è quando tu vedi cominciare a svilupparsi le storie dei singoli protagonisti, quindi, il loro “crescere” anche personalmente, capendo la gara che stanno facendo, impegnandosi sempre di più, anche dal punto di vista sportivo, fisico. Comincia a svilupparsi una storia ed è quella che tiene “incollato” il pubblico al programma, perché ognuno vivrà e vive questo percorso all’interno di “Ballando con le Stelle”, in modo diverso, con alti e bassi, con incidenti, con momenti di esaltazione, di depressione. Insomma, tutto questo costituisce tanti “piccoli romanzi” che appassionano il pubblico.

Nella tua carriera, ti sei anche dedicata al canto ed alla recitazione. A quale canzone e a quale ruolo, da te interpretato, sei particolarmente legata?

Questo è stato bello all’inizio, perché faceva parte della scoperta del mondo dello spettacolo, nel quale io cercavo la mia strada. Quando c’è un personaggio nuovo, le offerte sono le più varie, perché, chiaramente, il nostro è anche un business, si cerca di sfruttare la curiosità su qualcuno che ancora non è conosciuto dal pubblico. Devo dirti che, sono tutte esperienze che mi sono servite, mi sono piaciute, però, poi, la cosa a cui sono veramente legata, sono gli inizi televisivi, è proprio il lavoro televisivo, perché è stato questo quello che mi ha dato maggiore possibilità di esprimermi. Quindi, al di là di tutto il resto, la televisione.

Che messaggio vorresti dare a tutti i lettori di FiloDirettoNews?

Che questa estate ci dia la carica, o la ricarica, le batterie per aiutarci ad affrontare un anno, che spero, ci porti fuori da tutte le nostre varie crisi. Siamo un grandissimo paese, siamo un popolo meraviglioso, abbiamo bisogno di non disperdere energie e centrare i nostri obiettivi, mettercela tutta, per ottenere quello che a noi serve, perché possiamo essere davvero grandi. Lo siamo e lo possiamo essere ancora di più.


 


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