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 giovedì 28 aprile 2016

TEATRO ANNIBALE DI MESSINA

La Sicilia d’altri tempi entra in scena con “Liolà”

di Maria Schillaci


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La Compagnia teatrale “Espressione Teatro” ha tinto con i colori, con il folklore simpaticissimo di una Agrigento d’altri tempi, il palcoscenico, grazie alla commedia “Liolà” di Pirandello. Questo grande classico della letteratura è stato interpretato da Rosario Marco Amato, con la regia di A. Capodici. In questa “cornice” delle campagne di Agrigento, rappresentate da una scenografia, che rende al meglio l’idea delle case in pietra con un caratteristico balconcino, vediamo il vecchio e ricco zio Simone, che borbotta con le signore e le ragazze che lavorano per lui, sull’argomento delle paghe da dare. Egli ha una giovane moglie di nome Mita, ma non ha potuto avere figli, cosa che per lui è un grande “cruccio”. Liolà, ragazzo famoso nel paese per essere “uccel di bosco”, da non fare sposare nemmeno a una “canazza”(come dice in modo animato e accorato la sua stessa madre alle ragazze del paese) inizia a prendere in giro lo zio Simone, avendo già tre figli da diverse ragazze.

Nel frattempo, accade che Tuzza, nipote dello zio Simone, rimane incinta ed il padre del futuro bambino è proprio Liolà. La madre di Tuzza è disperata, ma la figlia le spiega il piano che ha in serbo (essendo, in cuor suo invidiosa di Mita, moglie del ricco zio). Tuzza fa in modo di far credere allo zio, che il figlio sia il suo e ci riesce. Lo zio Simone caccia via di casa sua moglie Mita, che, trascorre quella notte fuori casa, proprio con Liolà e rimane incinta. La signora Mita farà credere al marito Simone che il figlio è suo, dopo anni che non riuscivano ad averne. Tuzza si ritrova abbandonata e vorrebbe essere sposata da Liolà. Liolà non accetta, poichè la ragazza l’aveva precedentemente rifiutato quando lui si era presentato ufficialmente da sua mamma. La commedia si conclude con l’ironia di Liolà, che dice a Tuzza, qualora non volesse crescere in futuro, il bimbo, di affidarlo a lui, assieme ai tre che già ha.

La Compagnia “Espressione Teatro” mette in scena, non solo in modo fedele, con tanto di dialetto agrigentino, una commedia famosissima, sapientemente scritta da Pirandello, ma fa anche emergere tutta la bellezza della cultura, delle tradizioni della Sicilia d’altri tempi, proprio come l’autore vorrebbe. Un’altra lezione importantissima si può imparare da questo spettacolo: Anche chi inizialmente, sembra un personaggio inaffidabile, come Liolà, a volte, può essere più onesto di chi si professa tale.


 


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