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 venerdì 1 aprile 2016

VOLONTÀ

Il Testamento olografo

di Olga Cancellieri


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Il tema delle successioni è sempre un argomento spinoso, complesso, per qualcuno anche scaramantico. Ma può costituire un argomento interessante sapere, come possiamo fare testamento da soli, a casa, e far sì che questo sia assolutamente valido, anche dopo la nostra dipartita. Il testamento olografo è la forma più semplice, economica e pratica per esprimere le proprie volontà, non richiede alcuna particolare formalità né la presenza del notaio né di testimoni. Per questa ragione è la forma di testamento più diffusa. Il termine “olografo” deriva dal greco “olos” = tutto e “grafo” = scritto; dunque si tratta di un testamento interamente scritto di pugno del testatore. L’art. 602 c.c. stabilisce che: “Il testamento olografo deve essere scritto per intero, datato e sottoscritto di mano del testatore”.

Pertanto deve essere interamente scritto di suo pugno dal testatore, senza poter far ricorso ai moderni strumenti tecnologici, dalla prima all’ultima parola, comprensivo di data nella quale va indicata anche l’ora della redazione dell’atto, e la firma. Non sono, però, previste forme particolari o l’inserimento di apposite diciture (“in pieno possesso delle mie facoltà mentali”, etc..). Basta indicare con chiarezza chi è il soggetto scrivente, che indichi che l’atto in oggetto contiene le sue ultime volontà da eseguire però solo dopo la sua morte, e l’individuazione chiara e precisa dei beni o della quota di eredità che s’intende disporre mediante testamento e quali eredi si vuole beneficiare. Ad esempio, nessuno può lasciare mediante testamento beni di cui non è proprietario o possessore, e nemmeno beni pubblici o che vantino più proprietari. Il testatore, in quest’ultimo caso, potrà disporre solo della propria parte. Per ipotesi potrebbe essere destinatario anche il concepito o un futuro nato anche se meramente ipotetico. Ad esempio, “lascio la casa sita in via… ai figli di mia figlia Tizia, anche se non è ancora fidanzata e nemmeno incinta”.

Anche associazioni, fondazioni ed enti, possono essere destinatari di beni mediante testamento, e non solo, quindi, le persone fisiche. L’unica cosa importante è che il testatore lo rediga liberamente senza alcuna coazione e coercizione da parte di alcuno. Ovviamente il testatore può revocare il precedente testamento in qualunque momento fino all’ora della sua morte, semplicemente scrivendone uno nuovo che automaticamente pone nel nulla il precedente. Il testamento olografo rappresenta, infine, il tipico esempio di negozio perfettamente valido ma privo di efficacia, esso infatti produrrà i suoi effetti solo dopo la morte dello scrivente, ed è quindi fondamentale che dal documento si possano desumere le reali volontà del testatore. Per concludere, conviene, comunque conservare il testamento redatto come sopra, in un luogo segreto e sicuro, anche della propria abitazione, affinché non finisca in mani indiscrete o venga accidentalmente distrutto o gettato via.


 


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