Nel Progetto di
servizio, di informazione, di conoscenza e di ascolto alla comunità, riportiamo
l’intervista ad Alicia Cassia, Delegata e corrispondente di Sicilia Mondo da
oltre 20 anni. Di anni 66, nata a Buenos Aires, figlia di genitori siracusani.
Impegnata nel sociale, in politica e nel giornalismo per la comunità. Segretaria
al Senato argentino dal 1988 al 2000, vice capo della Commissione
Amministrativa di Cultura del Senato dal 1993 al 2000, riceve la medaglia per
le Pari Opportunità dal Governo italiano nel 1992 a Roma. Come giornalista cura
la pagina Luci di Sicilia nel periodico Voce
d’Italia dal 1997 al 2013, conduttrice della rubrica “Spazio di Storia e Cultura di Siracusa” nel programma radio “Hola Sicilia, Viva l’Italia” dal 1995 al
2010, partecipa al programma di televisione “Dall’Italia con amore” nella rubrica “Notizie, video di Siracusa” nel 1982. Presidente della Associazione
“Santa Lucia Siracusana” di Buenos
Aires dal 1998 al 2014. Benefattrice e Fondatrice dell’asilo nido Santa Lucia
Siracusana per i neonati delle ragazze madri del rione della città di Buenos
Aires, La Boca nel 2006. Recentemente, nel 2016, ha ricevuto la cittadinanza onoraria
dal Comune di Siracusa. Ad Alicia abbiamo domandato:
Come è vista la situazione italiana in Argentina?
La maggior parte
della società argentina è formata da discendenti di migranti italiani, di
conseguenza la gente prova un grande sentimento di affetto per l’Italia e un
grande desiderio di conoscere il suo paese di origine. Guardano l’Italia come
un paese moderno, all’avanguardia nella cultura, nelle innovazioni, nella moda
e nelle bellezze del Paese. In generale sono fieri delle loro origini con
eccezione di un numero limitato di persone che si sente indifferente. Persino
il nuovo Presidente dell’Argentina è di origine calabrese ed è affettivamente
molto vicino all’Italia.
Come vive la comunità siciliana di Buenos Aires?
Coltivando le
tradizioni delle loro città o dei paesi di origine. Inizialmente i siciliani
vivevano riuniti in rioni dove erano quasi tutto originari dello stesso paese,
con il tempo si sono stabiliti ovunque, anche e soprattutto nei quartieri più
residenziali perché tantissimi italiani hanno raggiunto posizioni di prestigio
economico.
Come va l’economia in Argentina?
Purtroppo stenta
a decollare, la popolazione ha riposto una grande speranza nel nuovo Governo
che però non ha ancora imboccato la strada giusta. Attualmente l’economia è in
sofferenza come nelle altre nazioni sudamericane per il cambio sfavorevole nei
confronti del dollaro e dell’euro. C’è crisi, molta disoccupazione e anche zone
di povertà.
C’è ospitalità per i giovani che arrivano a Buenos
Aires?
Sì, si cerca di
organizzarsi per riceverli e sono nati dei gruppi di nuovi immigrati proprio
con il fine di aiutare chi arriva. È il caso di citare il Laboratorio di Idee
Italia-Argentina (LIA) che si riunisce nell’Ambasciata d’Italia, la Commissione
Giovani del Circolo Italiano di Buenos Aires o Italiani in Buenos Aires che si
basa sul mutuo soccorso, dando indicazioni su come organizzarsi, sistemarsi,
trovare lavoro e passa anche all’aiuto pratico. Tutte queste organizzazioni
generano e realizzano idee e progetti.