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 venerdì 11 marzo 2016

SICILIA MONDO

Intervista a Raffaele Fragapane, Fondatore dell’Associazione “Casa Famiglia Siciliana di Rosario”

di Redazione


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Nel Progetto di servizio, di informazione, di conoscenza e di ascolto alla comunità, riportiamo l’intervista a Raffaele Fragapane, fondatore e presidente della Associazione “Casa Famiglia Siciliana di Rosario” per decenni, aderente a Sicilia Mondo. 88 anni, nato a Santa Elisabetta (AG), da 68 anni in Argentina. Dottore in Odontoiatria, docente all’Università Nazionale di Rosario.

Come è vista la situazione italiana a Rosario?

Gli italiani che hanno avuto possibilità di emigrare in questa nostra seconda patria, hanno acquistato la cittadinanza argentina; i discendenti si sentono italiani come se fossero nati in Italia. Che vuol dire questo? Vuol dire che ci sentiamo cittadini con gli stessi obblighi, doveri e diritti di tutti quelli che sono arrivati. E quindi guardiamo sempre l’Italia come la nostra patria, con gioia per le grandi realizzazioni nella moda, nella innovazione, nel turismo e nella cultura e preoccupazione per le notizie di tanti immigrati che invadono l’Italia. Qui a Rosario tutti sogniamo di visitare l’Italia.

Come vive la comunità italiana e siciliana a Rosario?

La colonia italiana è molto onorata e, nello stesso tempo, oriundi e discendenti hanno occupato e ancora continuano ad assumere cariche d’importanza, sia nell’ambito politico, sia nell’industria, nel commercio, nella letteratura e nelle carriere universitarie. Quelli che sono arrivati si sono dedicati con sacrificio alla realizzazione della futura famiglia. Rosario è una città che ha un milione e duecentomila abitanti circa. Secondo il mio parere, posso assicurare, con certezza, che il cinquanta per cento di loro sono di origine italiana. Siamo stati noi, nella città di Rosario, a dare il calcio iniziale per formare una associazione allo scopo di diffondere la nostra millenaria cultura. Abbiamo impiegato l’intelligenza per trasmettere ai nostri figli i sentimenti e l’amore verso il vessillo tricolore e in modo speciale tramandando tutti i valori umanistici e cristiani che la cultura sicula ha dato esempio incancellabile. Non c’è nessuna differenza come altri nativi nelle distinte provincie italiche. Questo è di rilevanza e faccio notare le famose federazioni regionali, come anche nell’ordine nazionale.

Come va l’economia argentina?

Storicamente la Repubblica Argentina era nominata “il granaio del mondo” per la capacità di produrre grani di qualità, i quali esportava al mondo, giacché possedeva una terra fertile, mano d’opera adatta e l´attrezzatura necessaria. I direttivi del Paese non hanno saputo approfittare dei momenti di abbondanza e dell’ottima terra. È mancata la destrezza nel condurre l’economia del paese messa nelle mani di funzionari inabili, ignoranti e corrotti. Quindi, oggi, stiamo male sul piano economico, c’è disoccupazione e molto scoraggiamento di animo in tutti.

C’è ospitalità per i giovani che arrivano a Rosario?

Giovani dall’Italia in cerca di lavoro non arrivano perché da vari decenni l’immigrazione è cessata. Anche i nostri giovani, a Rosario, soffrono la mancanza di lavoro adeguato e tanti si spostano altrove, verso Paesi dell’industria e del commercio.


 


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