Domenico
Interdonato, neo presidente dell’UCSI
Sicilia, è stato recentemente ospite gradito di Sicilia Mondo, accolto dal presidente Azzia, dal direttore Sergi,
con il Direttivo al completo. Nel corso di un lungo e gradevole scambio di
esperienze e di vedute, è stata confermata piena assonanza per il modo di fare
informazione da parte dell’UCSI e di Sicilia Mondo nell’era del un web senza
controllo. Per entrambi, infatti, il comune rapporto informativo è vicolo di
cultura, di informazione comunicata, di contenuti. È messaggio. Ha una etica
perché trova le sue motivazioni nei valori storici e permanenti della nostra
civiltà cristiana: il culto della verità, del bene comune, della solidarietà e
del volontariato. È servizio. Azzia, ha ricordato i tradizionali rapporti di
vicinanza e collaborazione con l’UCSI
di Catania che con il suo carismatico decano Peppino Vecchio ha saputo dare una
pagina di storia prestigiosa ai giornalisti cattolici siciliani. Al termine
dell’incontro, è stato così intervistato Domenico Interdonato, 56 anni, di
origini messinesi, eletto il 30 gennaio 2016, a Taormina (ME), presidente dell’UCSI Sicilia (Unione Cattolica Stampa
Italiana), giornalista cattolico impegnato nel sociale, nella valorizzazione
della cultura e delle tradizioni siciliane.
Domenico, da quanto tempo operi nel mondo del
giornalismo cattolico?
Sono trascorsi
due lustri, prima da consigliere provinciale e poi da vice presidente
regionale. La mia vita associativa inizia dopo l’incontro con Armando Russo,
storico segretario della Sezione messinese e si rafforza con il compianto prof.
Carmelo Garofalo, già decano dei giornalisti italiani, scomparso a Messina nell’ottobre
del 2012.
Quali gli obiettivi immediati?
Il primo impegno
sarà quello di guidare il nutrito gruppo siciliano all’assemblea elettiva dell’UCSI nazionale che si svolgerà a Matera
nel mese di marzo. Stiamo inserendo in agenda diversi appuntamenti che ci
porteranno a visitare tutte le arcidiocesi e le diocesi di Sicilia, a seguire
incontreremo tutti i rappresentanti religiosi delle varie religioni presenti in
Sicilia.
Qualè stato il Tuo primo impegno da Presidente
regionale?
La
partecipazione alla ricorrenza di S. Francesco di Sales a Palermo che si è
svolta nel salone Lavitrano all’arcivescovato. Qui ho avuto il primo contatto
con l’arcivescovo don Corrado Lorefice e con un gruppo di giornalisti cattolici
che, con grande disponibilità, si stanno impegnando a far risorgere la sezione
della stampa cattolica palermitana.
Come è nata la Tua visita a Sicilia Mondo?
Da cinque anni
sono il direttore responsabile del giornale online e cartaceo FiloDirettoNews, una testata
giornalistica siciliana attenta al sociale e alla cultura. E devo dire che a me
e al direttore editoriale Rosario Lo Faro ci ha attratto l’originalità del
vostro lavoro. Infatti, dopo i primi contatti, è nato un feeling ed abbiamo
iniziato a collaborare in maniera sinergica, creando una rubrica chiamata “Sicilia Mondo” che invitiamo a visitare
nel nostro website. Ci ha sorpreso la capacità di Sicilia Mondo di tenere i contatti ormai da quasi cinquant’anni con
le comunità siciliane all’estero, un lavoro encomiabile e ben diretto dall’inossidabile
avv. Mimmo Azzia. L’enorme interesse dei nostri connazionali che operano all’estero,
i legami di affetto con Sicilia Mondo
e l’importante Progetto editoriale, con la diffusione del periodico cartaceo Sicilia Mondo che, purtroppo, non viene
più stampato e diffuso.
Vuoi lasciare un messaggio a Sicilia Mondo?
Certamente. Il
messaggio è questo: il patrimonio culturale accumulato negli anni da Sicilia Mondo non si deve disperdere. Il
presidente Azzia deve pianificare la creazione di una “fondazione culturale” o
qualcosa di simile, capace di poter ricevere contributi e donazioni anche dall’estero,
per poter continuare l’attività e sopperire alle attuali deficienze economiche
scaturite da una crisi che sta attanagliando la Sicilia e l’Italia intera. In
questo senso un grosso aiuto lo potrebbero dare la grande sensibilità dei
siciliani all’estero. Con Sicilia
Mondo, infine, voglio congedarmi con un pace e bene e un grande augurio di
prosperità e di amore, che regni sempre nei nostri cuori, amore per la
famiglia, per il lavoro, per il prossimo e per la nostra bella Sicilia.
Nella foto da sx: Sergi, Lo Faro, Azzia, Interdonato