domenica 21 febbraio 2016
GIUSTIZIA E INGIUSTIZIA
Shakespeare, quale la misura per giudicare gli uomini?
di Domenica Timpano
Nel dramma “Misura per misura” di William
Shakespeare sono tanti i temi dominanti. Primo fra tutti il contrasto tra la
giustizia e l’ingiustizia e poi ancora il sesso e la corruzione che contaminano
tutti gli uomini. Angelo, un fedele servitore del Duca di Vienna, si mostra
integerrimo e severo applicatore della legge ma, una volta raggiunto il potere
di vice- duca, che gli viene conferito dal Duca che, preoccupato per l’immoralità
dei cittadini preferisce farsi da parte e osservare quello che accade sotto le
spoglie di un frate, trasgredisce anche lui dimentico delle virtù e del compito
che gli è stato assegnato. E lo fa perché trascinato nelle spire del sesso,
dell’amore trasgressivo, come Claudio, reo di avere fatto l’amore con una vergine.
A Claudio il vice-duca vuole comminare la pena di morte a meno che Isabella,
sorella del giovane, novizia destinata a prendere i voti, di cui si è
innamorato, non gli si conceda. La misura del giudizio di Angelo appare del
tutto iniqua perché dovrebbe applicarla, in uguale misura, a sé stesso reo
della medesima colpa. Sarà il buon Duca di Vienna, rientrato nelle sue vesti, a
riportare ordine e giustizia nel ducato, perdonando e inducendo alla
riflessione tutti. La dark comedy, che rende puro godimento all’anima,
ripropone temi assai moderni e coinvolgenti che Shakespeare ha sentito ben più
di quattrocento anni fa.
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