MESSINA
Messa in scena “La Bella e La Bestia”
di Maria Schillaci
Il 2 febbraio,
il teatro del “Palacultura” di Messina si è animato grazie alla magica fiaba “La Bella e La Bestia” messa in scena
dalla ormai nota “Compagnia dei Balocchi” di Sasà Neri. Il pubblico è subito stato
catturato dalla vivacità con cui ogni attore è letteralmente entrato dentro
ogni personaggio grazie alle doti canore, alla simpatia delle gag, alla
bellezza dei costumi, alle capacità di recitazione. Seguendo fedelmente la
fiaba, spicca la figura di Bella, una ragazza che amava leggere, acculturarsi e
perdersi nei “viaggi” regalati dalla lettura dei suoi libri. I suoi coetanei
del paese non riuscivano proprio a capirla, a capire i suoi gusti, le sue
passioni. Suo padre era un inventore, sempre al lavoro per nuove trovate ed
invenzioni, ma era considerato come un pazzo. Bella lo consolava con amore, era
un uomo speciale e di buon cuore. Un ragazzo del paese, Gaston, dietro cui
correvano dietro tutte le popolane era fortemente innamorato di Bella, ed
inventava ogni genere di “trovata” per attrarla. Ma a Bella non piaceva Gaston,
non era attratta dai suoi modi da “galletto”, dal suo modo sbruffone di
corteggiarla... lei desiderava un uomo che sapesse leggere nel suo cuore, che
sapesse comprenderla. Un giorno, suo padre partì per andare in fiera con una
nuova invenzione e si perse... finendo proprio nel castello dove viveva un
principe trasformato in una bestia orribile, per un incantesimo di una strega,
che sotto le vesti di anziana, non era stata aiutata dal principe, durante una
notte fredda. Il padre era stato catturato dalle guardie e Bella, andò subito
nel castello, dove per salvare il padre si offrì di rimanere lì, come serva del
principe. Il padre in lacrime, non voleva questo per la sua Bella, ma lei lo
amava troppo e decise di sacrificarsi. La Bestia, un giorno decise di lasciare
Bella libera di tornare dall’amato padre. Poco a poco, senza accorgersene Bella
e la Bestia iniziarono a sentire un forte amore l’uno per l’altra nel cuore... i
simpatici oggetti animati come la teiera, la tazzina, il candelabro, l’orologio
etc, sapevano bene che solo un vero amore poteva distruggere il brutto
incantesimo del principe, prima che la rosa magica sfiorisse. Tra Bella e la
Bestia, l’amore sbocciò davvero e la Bestia riprese le sembianze di principe,
con un animo, adesso, molto cambiato e leale. Questa meravigliosa fiaba è
rivissuta in modo fantastico su quel palco, grazie alla gioia, alla passione,
alla simpatia, alla bravura di ogni singolo attore, svelando una morale sempre
attuale: “Mai l’aspetto esteriore deve
disegnare un giudizio su una persona, perchè dobbiamo sempre aprire il suo
animo e guardarvi dentro, con la chiave dell’amore.”
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