STORIE
La straordinaria storia di Mary Arena
di Alfonso Saya
Abbiamo
conosciuto la storia straordinaria di Mary Arena, morta l’8 gennaio del 1988,
all’età di 21 anni, dotata di una sensibilità non comune e di tanti doni fra
cui la precognizione. Sapeva, attraverso i sogni, quale sarebbe stata la sua
vita e di quale malattia sarebbe morta. Piccolina, ha subito il trauma
temporaneo della mancanza dell’amore materno, abitava presso la nonna paterna e
subì il tentativo di essere violentata. Ragazza mite, di sani principi, molto
virtuosa e riflessiva, ha completato gli studi magistrali, frequentato un corso
di giornalismo, cattolica praticante, faceva la catechista, ha lasciato un
diario in cui traboccano i suoi sentimenti, le sue riflessioni e nel quale si
staglia, netto, il suo profilo, la sua personalità spiccata. In una pagina del
suo diario, si esprime sul mondo in corsa, convulso, frenetico in cui viviamo,
dove, scrive testualmente: “io mi fermo
spesso, a riflettere e mi chiedo il perché della vita e trovo solo la risposta
nella Fede cristiana”. Questa ragazza così ricca di doni, ha lasciato un’orma
profonda, incancellabile nel cuore di tutti coloro che l’hanno conosciuta. La
sua storia di vita, meravigliosa, continua dopo la sua dipartita come
dimostrano tanti episodi in cui la ragazza traccia la sua presenza.
Impressionante e significativo al riguardo, perché ha un nesso con la sua vita,
il fatto verificatosi al “Gran Camposanto” di Messina, dove si trova la sua
tomba da cui , alcuni, avvertono provenire un profumo uguale a quello usato da
Mary quando era in vita. Una ragazzina, è stata vittima, mentre si trovava presso
la tomba, di un tentativo di violenza e la stessa ha dichiarato di essere stata
inebriata da un profumo e, contemporaneamente salvata dall’intervento
misterioso di una donna. La stessa ragazzina è stata protagonista di un altro
episodio impressionante. Mentre si trovava inginocchiata presso la tomba, in
preghiera e guardava la foto di Mary, ha avuto l’impressione che la sua
immagine si animasse e proprio, in quell’istante, la lapide si è staccata.
Tanti altri gli episodi che si raccontano, con i quali Mary, ripeto, vuole
tracciare la sua presenza.
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