DILLO IN ITALIANO
Stop all’Anglofonia esasperata
di Paola Saladino
Recentemente, l’Accademia della Crusca insieme a Coscienza
Svizzera e alla Società “Dante Alighieri” hanno organizzato il Convegno “La lingua italiana e le lingue romanze di fronte agli anglicismi”,
con la partecipazione del pres. della Crusca, prof. Claudio Marazzini; del pres.
onorario della Crusca, prof.
Francesco Sabatini; e della pubblicitaria Anna Maria Testa, fondatrice della
petizione “dilloinitaliano” per salvare l’italiano dall’invasione dei termini
stranieri. In tale Convegno si è
messo in evidenza come nel nostro linguaggio comune, scientifico, economico e
politico, si usano sempre più termini inglesi a scapito di quelli italiani. Eppur, molti dei termini
stranieri, realtà poco conosciuta, derivano dal latino infatti, come sostiene
il famoso linguista Tullio De Mauro, le parole delle nostre lingue europee sono
di derivazione greco-latina, notando come in rete si trovi un dizionario del
linguaggio post-moderno con una percentuale del 100% di latinismi e grecismi.
A riprova di ciò, lo studioso
inglese James Dee ha dimostrato che l’inglese è la più latina e neolatina delle
lingue neolatine, e Paul Nation, prof. neozelandese di linguistica, ha stilato
una lista di mille vocaboli di derivazione latina la cui conoscenza è
necessaria per accedere a qualunque Università di lingua inglese. Da ciò deriva
come abbia ragione Sabatini quando sostiene che sono la pigrizia intellettuale
e il provincialismo che ci fa sentire inferiori agli inglesi a causa di un abuso
di termini stranieri. Bisogna, perciò, riscoprire e valorizzare la nostra
lingua depositaria di una cultura millenaria ancora oggi valida a livello
globale.
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