L’INTERVISTA
Disegniamo una chiacchierata con Silvia Ziche
di Maria Schillaci
Tutti noi abbiamo amato e, magari,
amiamo ancora tantissimo “immergerci” nel mondo Disney quando ci è possibile,
sfogliando le pagine del nota Rivista
settimanale “Topolino”, lasciandoci
guidare dalla fantasia, oppure leggendo il Giornale
“Donna Moderna”, abbiamo sorriso, dopo aver visto le divertentissime
vignette di “Lucrezia” e del suo buffo cagnolino. Ci si può chiedere chi abbia
disegnato qualche lungo episodio “Disneyano” o le “gag” di “Lucrezia”..., la
risposta potrete leggerla tra queste righe e si trova racchiusa in un nome:
Silvia Ziche! Silvia è una famosa disegnatrice,
molto affabile, divertente e così gentile da concedermi una piccola intervista,
rispondendo con cura alle domande che le ho inviato tramite e-mail, nonostante
i suoi numerosissimi impegni lavorativi. Beh, se volete saperne di più
sulla fantastica Silvia Ziche e volete rilassarvi un po’ entrando nel mondo dei
fumetti, sognato e fantasticato da tutti noi... non vi resta che leggere la mia
intervista! Spero sia di vostro gradimento! Alla prossima!
Carissima Silvia, come hai scoperto la tua grande passione verso il
mondo dei fumetti? Non c’è stato un momento preciso
in cui l’ho scoperto. Diciamo che, a un certo punto, mi sono accorta che avevo
sempre avuto questa passione, fin da bambina, fin da quando avevo imparato a
leggere sulle pagine di “Topolino”.
Hai collaborato intensamente con la Disney. Quale vignetta Disney, da
te realizzata, ti è rimasta particolarmente “impressa” e ti sta, quindi, più a
cuore? La cosa a cui sono più
affezionata non è una singola vignetta, ma una lunga storia: si tratta del Mistero del papero del mistero, meglio
nota come “Papernovela”. È stata la
prima storia che ho sia disegnato che scritto, per la Disney. Ed era
lunghissima, in tante puntate. Durante la sua realizzazione, ho scoperto quanto
potevo divertirmi scrivendo le storie. La considero un po’ come il momento di
svolta, il momento in cui mi sono sentita completamente libera, scrivendo per “Topolino”.
Ci parli di un personaggio che hai creato, a cui sei particolarmente
affezionata? Il personaggio a cui sono più
affezionata è indubbiamente “Lucrezia”. L’ho disegnata per la prima volta più
di dieci anni fa, e continuo a divertimi a farlo. Non è il mio alter ego, però. È più una versione
paradossale di me, con tutti i miei difetti portati all’estremo. A volte, la
uso come scudo tra me e il mondo, a volte come lente, per vederlo meglio.
Sul famoso Giornale “Donna
Moderna” vediamo le tue vignette della simpaticissima “Lucrezia” in
compagnia del suo cagnolino. Come riesci a unire in un unico personaggio
simpatia, vita quotidiana, energia e , quindi, a conquistare così tanto noi
lettori? Questa è una risposta che non so
dare. Posso solo dire che sono molto curiosa, cerco di cogliere la temperatura
e l’umore delle persone che incontro, anche solo per un attimo. Cerco di
individuare le tensioni, l’energia. E poi cerco di trovare un denominatore
comune, d’individuare le tensioni che appartengono a tanti. Su quello cerco di
fare delle vignette, forse per esorcizzare il nodo, per renderlo visibile e
disinnescarlo. Ma questa è una ricostruzione a posteriori: il processo creativo
è, assolutamente, incomprensibile anche per me.
Un messaggio che desideri dare ai lettori di “FiloDirettoNews”? Un saluto carissimo a tutti, con
l’augurio di riuscire a vedere sempre il lato divertente delle cose, quando c’è!
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