TEATRO VITTORIO EMANUELE
È andato in scena “Penso che un sogno così…”
di Tiziana Santoro
Al Teatro “Vittorio Emanuele”, di
Messina, è andata in scena l’ultima fatica dell’attore siciliano Beppe
Fiorello, scritta in collaborazione con Vittorio Moroni. Il titolo trae spunto
da una celebre canzone del cantautore Domenico Modugno, ma chi pensa che lo
spettacolo si limiti a omaggiare il celebre artista pugliese si sbaglia. Nella
sceneggiatura – scritta con maestria – Domenico Modugno più che un cantautore è
un “uomo simbolo” che partendo dal Sud ha saputo conquistare i cuori del
pubblico internazionale, pertanto egli diventa, per Beppe Fiorello, l’emblema
del “sogno americano”.
Quando il talento di Modugno
imperversava nelle tv di Stato e nei teatri di tutto il mondo, Bebbe Fiorello
era ancora un timido bambino che viveva ad Augusta e che coltivava il sogno di
diventare attore. Colonna sonora delle sue speranze è stato il repertorio di
Domenico Modugno, attraverso cui riaffiora alla sua mente un mondo di affetti
familiari e il legame con una comunità: quella d’origine, che si intreccia con
le vicende sociali e culturali degli anni del Dopoguerra. Imperversa nella rappresentazione
la storia della Sicilia, del disagio meridionale, della disoccupazione, della
migrazione, ma anche dell’unione familiare, delle gite domenicali, della
solidarietà tra gli umili. Non manca l’immagine di una Sicilia che, grazie alla
Tv, per la prima volta esce dai confini territoriali per affacciarsi sul mondo
e assistere alla tragedia di Marcinelle e allo scandaloso dissesto che l’industria
petrolchimica ha recato alle coste isolane. La storia della Sicilia e la storia
d’Italia s’interfacciano nei monologhi di Fiorello con la sua storia personale
e con gli affetti più cari: quello paterno, che ha compreso e incoraggiato i
suoi sogni di gioventù e gli abitanti del borgo natio, che come macchiette
pullulano sulla scena creando riso e ilarità. La trama, ben articolata,
conquista la sua efficacia anche grazie alle intuizioni del regista Giampiero
Solari.
Gli intervalli musicali sono resi
memorabili dall’esperienza di musicisti celebri tra cui Daniele Bonaviri e
Fabrizio Palma, la voce è quella calda ed espressiva di Beppe Fiorello, il
quale ha scelto di eseguire alcuni dei brani memorabili consegnati alla storia
della musica da Domenico Modugno, tra cui: Nel
blu dipinto di blu, Donna riccia, Io mammeta e tu, Lu pisci spada e l’immancabile
Vecchio frack. La storia di Modugno diventa così
la storia di tutti noi, che abbiamo legato i ricordi della nostra vita alle sue
melodie e ai suoi testi.
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